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16 Giugno 2022 - 17:28
Ieri (mercoledì) le concentrazioni di ozono hanno superato la soglia di informazione dei 180 microgrammi/metrocubo. È quanto ha monitorato Arpa in alcune stazioni di rilevamento collocate in tutta la Lombardia. Sono 5 le province lombarde in cui il valore è stato superato, anche a causa del forte irraggiamento solare di questi giorni:
SOGLIA DI INFORMAZIONE: COSA SIGNIFICA?
La soglia di informazione viene definita come il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive.
La soglia di allarme invece rappresenta il livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati.
«Nei prossimi giorni – fanno sapere dal Servizio meteorologico di Arpa Lombardia – sulla nostra Regione insisterà una solida area di alta pressione, con giornate prevalentemente soleggiate e senza precipitazioni, salvo occasionali e isolati rovesci sui rilievi prealpini. Le temperature massime, che oggi hanno toccato i 36°C, saranno stazionarie o in lieve flessione tra venerdì e sabato e nuovamente in lieve risalita domenica. Dalla serata venerdì alla prima parte della giornata di sabato, venti in graduale rinforzo dai quadranti orientali, poi in attenuazione. Le condizioni meteo si manterranno quindi sostanzialmente favorevoli alla formazione e accumulo dell’ozono. Per minimizzare gli effetti di questo inquinante fotochimico sulla salute, specialmente nei soggetti più a rischio come bambini, anziani o persone con problemi respiratori, è consigliabile evitare il più possibile le attività all'aria aperta nelle ore di maggiore insolazione, generalmente dalle 12 alle 16. Utile anche una dieta ricca di sostanze antiossidanti a base di frutta o verdura di stagione».
Le categorie di persone maggiormente sensibili all’ozono
Bambini: sono il gruppo a più alto rischio per l’esposizione ad ozono, perché essi trascorrono gran parte del periodo estivo all'aperto e sono spesso impegnati in attività fisiche intense. I bambini hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie.
Soggetti sani che fanno attività fisica all'aperto: adulti in buona salute che fanno attività fisica all'aperto (sia essa sportiva o lavorativa) diventano un gruppo "sensibile" perché sono più esposti all'ozono rispetto alla popolazione meno attiva. L’esercizio fisico infatti può aumentare la frequenza respiratoria e quindi l’introduzione di sostanze inquinanti nei polmoni fino a 10 volte rispetto la situazione di riposo.
Persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche): tali malattie rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell'ozono. Pertanto gli individui che si trovano in queste condizioni manifestano gli effetti dell'ozono prima e a concentrazioni più basse rispetto agli individui meno sensibili.
Persone con una particolare suscettibilità all'ozono: la reazione all'ozono è molto diversa da individuo ad individuo, per cui anche soggetti in buona salute possono risultare più suscettibili di altri. Questi individui manifestano infatti danni da ozono in modo più marcato rispetto alla media della popolazione. Vi sono infine alcune evidenze che indicano che gli anziani e/o le persone con malattie cardiache abbiano un'aumentata sensibilità all'ozono.
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