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NELL'HINTERLAND MILANESE
03 Maggio 2022 - 11:32
L'operazione è stata condotta dal 1° Nucleo Operativo metropolitano della Guardia di Finanza di Milano
Corruzione negli appalti per l'affidamento dei servizi di ristorazione collettiva per le scuole e gli istituti per anziani e di pulizie presso uffici pubblici. Sono i reati dai quali, a vario titolo, dovranno difendersi le 11 persone raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano ed eseguite dai finanzieri del comando provinciale di Milano. Tre persone sono state condotte in carcere mentre le restanti otto si trovano ristrette agli arresti domiciliari.
Le Fiamme Gialle hanno ricostruito il complesso meccanismo della corruzione
L'indagine, condotta dal 1° Nucleo operativo metropolitano di Milano, ha ricostruito in modo accurato il sistema corruttivo che, nell'arco di un anno, ha consentito di assegnare con modalità illecite 11 contratti di fornitura per un totale di 39 milioni di euro da parte di diversi enti locali dell'hinterland milanese (Buccinasco, Cornaredo, Mediglia, Ranica e Flero) a favore di imprese alle quali gli arrestati erano direttamente collegati o altre che erano disposte a pagare una “tangente” tra l'1 ed il 2% del prezzo posto come base d'asta.
Le indagini sono ancora in corso
Nella sostanza chi partecipava alle gare poteva ottenere, pagandole, informazioni privilegiate da soggetti che operavano all'interno delle commissioni aggiudicatrici o delle stazioni appaltanti che consentivano di mettere a punto bandi “personalizzarti” in modo da favorire le aziende designate. Le Fiamme Gialle hanno accertato che il pagamento delle “tangenti” avveniva in modo rateizzato per tutta la durata della fornitura. Gli investigatori hanno accertato la consegna di una bicicletta professionale da corsa, del valore di 3 mila euro, ad un pubblico dipendente corrotto per l'aggiudicazione di una gara da 300 mila euro. Per essere certo che gli accordi venissero rispettati, chi assegnava i lavori faceva in modo di attribuire a persone compiacenti e disponibili incarichi di consulenza per il controllo di qualità all'interno della catena di somministrazione dei pasti. Nel caso l'azienda favorita non avesse adempiuto ai pagamenti, costoro sarebbero intervenuti con l'applicazione di sanzioni pecuniarie arrivando sino alla risoluzione del rapporto di fornitura nel caso in cui il flusso di denaro si fosse interrotto.
Nel corso dell'operazione la Guardia di Finanza ha effettuato 23 perquisizioni nei confronti degli indagini e ha acquisto documentazione dai Comuni e dalle società coinvolte, che risultano essere cinque tra quelle più importanti del settore.
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