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Il processo
19 Giugno 2024 - 20:19
Il Tribunale di Pavia
La vicenda è triste e coinvolge due anziane sorelle residenti a Mortara, senza parenti prossimi, che sarebbero state raggirate da una donna che si è anche fatta consegnare nel giro di qualche anno (dal 2015 al 2019) tutto quel che avevano, sia gli ori che i soldi in banca. Martedì Lavinia Signorelli, 45 anni, al tempo dei fatti residente a Candia, è stata ritenuta colpevole e condannata a 2 anni e 8 mesi di reclusione. L’avvocato che la difende, Simone Pittavino, potrà ricorrere in appello. La denuncia per circonvenzione di incapace è giunta ai carabinieri da una delle due sorelle, nel 2019 dopo che l’altra era già deceduta. L’anziana, oggi novantenne, si è costituita parte civile, con l’avvocato Alessandro Teto e dopo la richiesta del pm Rita Solari la Giudice Luisella Perulli le ha concesso una provvisionale di 90 mila euro. La storia nasce nel momento in cui, nel 2015, Lavinia Signorelli chiama le due sorelle per vendere loro un materasso. L’acquisto si perfeziona, ma non solo. La donna si avvicina come se fosse una parente e nel 2016, in occasione di un ricovero, convince una delle due sorelle a consegnarle l’oro che aveva in casa, impegnandolo avrebbe potuto fruttare. La mossa successiva è stata quella di spiegare che le banche sono inaffidabili a causa dei continui scandali. Così a poco a poco le ha fatte prelevare una somma totale di circa 90mila euro. Accompagnava in auto le due sorelle in banca e si faceva poi dare il denaro contante. Alla fine stesso trattamento è toccato alla pensione, di circa 700 euro. Lasciava loro solo 40 euro al mese, anche se portava i pasti e faceva la spesa. Al momento della denuncia nella casa non c’erano più neppure luce e gas.
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