E' situata lungo il Po, tra Mezzanino e Linarolo
21 Maggio 2019 - 14:25
L'area naturalistica tra Linarolo e Mezzanino
Un’attività di escavazione abusiva che per lungo tempo ha deturpato un’area naturalistica di grande valore ambientale lungo il Po tra Mezzanino e Linarolo. Il contenzioso legale durato 10 anni circa tra il Parco del Ticino e la società CCPL inerti Spa si è concluso nei mesi scorsi, sotto l’egida del presidente GianPietro Beltrami, con l’ingiunzione giudiziaria che obbliga la società al pagamento di una sanzione di 381 mila euro e al ripristino della aree.
Lavori di ripristino che sono cominciati nei giorni scorsi come spiega il consigliere del Parco con delega ai Lavori Pubblici, Fabio Signorelli. “Dopo anni di contenzioso si è raggiunto un accordo con la società che consentirà il recupero ambientale di un’area di grande pregio. La società ha versato qualche settimana fa al Parco la sanzione amministrativa concordata nell’ultimo grado di giudizio e si è impegnata a rimuovere entro sei mesi i cumuli di inerti non rinaturalizzati e il materiale depositato delle due aree. Nell’immediato sono già cominciati i lavori di smantellamento del nastro trasportatore. Parte della somma versata al Parco sarà utilizzata per il ripristino della zona boschiva lungo l’argine del Po”. L’area che si trova vicino al Ponte della Becca al confine tra i comuni di Mezzanino e Linarolo, è in parte demaniale e nel corso degli ultimi dieci anni si è n parte rinaturalizzata. “Il fiume si è spostato depositando uno strato di terreno dove è cresciuta spontaneamente nuova vegetazione e in parte si è creata una zona umida – aggiunge il consigliere Fabrizio Fracassi con delega al Settore Vegetazione e Boschi – . Il nostro intervento riguarderà in futuro il rimboschimento sull’argine del fiume Po, in prossimità del nuovo corso che nel frattempo l’acqua ha preso”.
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