Emergenza ambiente
16 Febbraio 2019 - 08:35
Grazie ad una segnalazione alla Compagnia dei Carabinieri di Venaria Reale è stato individuato, a Borgaro Torinese, un capannone, utilizzato da un’azienda operante nel campo della trattamento dei rifiuti, completamente saturo di rifiuti speciali. Decisiva è stata la tempestività dell’azione dei militari della Stazione di Caselle Torinese che, dopo aver raccolto alcune segnalazioni di privati cittadini insospettiti dal continuo viavai di autotreni nella pressi del capannone, hanno coinvolto i Carabinieri del Noe di Torino perché venissero effettuati controlli mirati. All’interno del capannone erano stoccate illecitamente circa mille tonnellate di rifiuti, in prevalenza di natura plastica, ammassati fino a lambire il soffitto della struttura. La modalità dello stoccaggio, la saturazione completa degli spazi, la difficoltà ad accedere all’interno, l’impianto elettrico a contatto con i rifiuti, l’ostruzione e la carenza dei presidi antincendio, hanno messo in allarme i militari, che hanno sequestrato l’area, di circa 1300 metri quadrati. «Il ritrovamento di questo capannone, come di altri nel Nord Italia, rientra in una strategia preventiva e repressiva elaborata dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale che vede coinvolti in prima linea i Nuclei Operativi Ecologici, ed è la manifestazione di un fenomeno in cui imprenditori senza scrupoli ricorrono a modalità di smaltimento dei rifiuti plastici attraverso canali illeciti o solo apparentemente regolari sia per tagliare i costi di tale attività massimizzandone i profitti, sia per far fronte alle mutate condizioni internazionali nel commercio dei rifiuti che vede un mercato sostanzialmente saturo. Sono già in corso mirate indagini per individuare responsabilità in capo ai titolari dell’azienda e la provenienza oltre che la caratterizzazione dei rifiuti rinvenuti».
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