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STORIA DI GIOVANI TALENTI
13 Aprile 2023 - 11:50
Cinzia Giovinco con la figlia Tyra
Da Vigevano a Orlando, Florida, via Bordighera, per proseguire la non facile scalata verso il tennis dei grandi. Finora le cose stanno procedendo nel migliore dei modi per Tyra Grant, primogenita dell’ex cestista statunitense Tyrone Grant, che a inizio millennio ha militato in diverse squadre italiane, e della vigevanese, di origini siciliane, Cinzia Giovinco. Tyra, che da poco ha compiuto 15 anni, sta bruciando le tappe nel circuito junior della Itf: attualmente si trova attorno alla settantesima posizione e grazie a questa classifica potrà partecipare ai tornei giovanili del Grande Slam, a cominciare da Roland Garros e Wimbledon, ma la federazione statunitense potrebbe anche metterle a disposizione una wild card per disputare le qualificazioni del torneo Wta degli Us Open.
Di Tyra ci eravamo occupati la prima volta nel 2017 quando aveva solo nove anni. Da non molto aveva preso in mano la prima racchetta al Centro Santa Maria, ma già aveva evidenziato le sue qualità, sia fisiche che mentali, tanto da entrare a far parte dell’accademia di Riccardo Piatti, lo “scopritore” di Jannik Sinner. A Bordighera è rimasta fino allo scorso ottobre, poi la scelta di trasferirsi negli Stati Uniti. «Ci avrei tenuto che mia figlia giocasse per l’Italia – spiega Cinzia Giovinco – ma avendo il doppio passaporto abbiamo accolto le proposte della federazione americana che ci sono sembrate più decise e concrete. Adesso è seguita da un team pazzesco presso un centro che è il più grande degli Stati Uniti». E a ruota di Tyra c’è Tyson, undici anni, che sta ripercorrendo le orme della sorella, tanto che prossimamente sarà ad Atene per un torneo che raggruppa i migliori Under 12 del mondo.
Cinzia Giovinco con i figli Tyra e Tyson
In tutti gli sport i genitori sono spesso considerati un ostacolo, se troppo ossessivi e invadenti, nella crescita sportiva di un ragazzo. Al contrario Cinzia Giovinco è un raro esempio e recita un ruolo fondamentale a fianco dei suoi figli. Non soltanto coach, ma anche manager, visto che è lei a programmare tutta l’attività e a curare anche i rapporti con gli sponsor. Cinzia tiene a sottolineare quanto possano risultare decisive determinate scelte. «Gli allenamenti sono importanti – dice - ma a un certo punto è anche indispensabile che i ragazzi si confrontino agonisticamente sul campo per migliorarsi e comprendere dove si sbaglia, anche a suon di sconfitte». Del resto chi meglio di una mamma è in grado di entrare nella psicologia dei figli, conoscere le loro debolezze e i punti di forza e capire di conseguenza quando è il caso di allentare la pressione o di spingere sull’acceleratore? «La maggior parte dei genitori confonde i figli per macchine, invece è importante comprenderne le fragilità e saperli incoraggiare per trovare fiducia in se stessi e lavorare con disciplina, stando attenti a evitare stress che possano nuocere sia sotto l’aspetto fisico che psicologico». Non resta che rivolgere il classico “in bocca al lupo” a Tyra e al fratellino Tyson per i prossimi importanti step nel complicato e impegnativo mondo del tennis.
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