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ciclismo
03 Maggio 2023 - 22:00
Scatta sabato l'edizione numero 106 del Giro d'Italia. Quest'anno non ci saranno sconfinamenti (il via della passata edizione venne dato in Ungheria) e non sarà toccata Milano, città sede della Gazzetta dello Sport che nella storia ha ospitato ben 56 arrivi e 88 partenze.
Il Giro, già dallo scorso anno tornato a essere la corsa di tutti dopo i problemi dettati dalla pandemia, non mancherà di appassionarci attraverso le dirette di Rai2 ed Eurosport.
Qua il percorso completo del Giro d'Italia, tappa per tappa
Si parte dunque con una cronometro di 18 km negli Abruzzi, da Fossacesia Marina a Ortona, mentre il gran finale dopo 21 tappe sarà il 28 maggio sulle strade di Roma con lo spettacolare passaggio attraverso Colosseo, Fori Imperiali e Basilica di San Pietro.
Di mezzo 3489,2 km con 51.400 metri di dislivello che fanno di questa edizione una delle più impegnative di sempre. Tre le tappe a cronometro (oltre alla partenza, la nona Savigliano del Rubicone-Cesena di 35 km e la ventesima Tarvisio-Monte Lussari di 18 km), mentre le tappe di montagna da cinque stelle sono la tredicesima Borgofranco d'Ivrea-Crans Montana di 207 km, la sedicesima Sabbio Chiese-Monte Bondone di 203 km e la diciannovesima Longarone-Tre Cime di Lavaredo di 183 km. Da tenere d'occhio anche la settima tappa che da Capua porterà a Campo Imperatore sul Gran Sasso (218 km), la quindicesima Seregno-Bergamo (195 km) e la diciottesima Oderzo-Val di Zoldo (161 km).
Il campione del mondo Remco Evenepoel e lo sloveno Primoz Roglic alla Volta di Catalunya, dove di fatto si sono svolte le prove generali della sfida in arrivo al Giro d'Italia, con Primoz che ha superato Re Remco nella generale per soli 4". Roglic è alla terza partecipazione al Giro d'Italia. L'ultima volta risale al 2019, quando chiuse al terzo posto dietro a Carapaz e Nibali.
Evenepoel è invece alla seconda esperienza dopo quella poco felice del 2021, quando finì per ritirarsi.
Il Giro 2023 sembra disegnato su misura per questi due corridori: entrambi fortissimi a cronometro (con il belga leggermente superiore) e salite lunghissime (su queste lo sloveno è sempre apparso più adatto). Qualcuno potrà inserirsi nella lotta tra i due giganti?
176 i corridori al via in rappresentanza di 22 squadre, ma i favoriti per la maglia rosa sono sostanzialmente due, il belga della Soudal Quick-Step Remco Evenepoel, campione del mondo in carica, e lo sloveno del team Jumbo-Visma Primoz Roglic, vincitore di tre Vuelta di Spagna. Tra i possibili outsider, il britannico Geraint Thomas, vincitore del Tour nel 2018, capitano della Ineos di cui fanno parte anche Egan Bernal, Geogheagan Hart e il promettente Thymen Arensman, Joao Almeida del team Uae e il russo della Bora-Hansgrohe Alexandr Vlasov. Fuori per il Covid Giulio Ciccone, la pattuglia italiana, dopo il ritiro di Vincenzo Nibali, punta principalmente su Damiano Caruso, secondo nel 2021 alle spalle di Bernal. Non si può dimenticare lo stagionato francese Thibaut Pinot, sempre forte in salita e capace di imprese.
La passerella dell'australiano Jai Hindley all'Arena di Verona: nel 2022 la maglia rosa l'ha portata a casa lui
Con il fenomeno sloveno Pogacar e il danese Vingegaard che hanno deciso di concentrarsi sul Tour de France, si apre la lotta per la successione a Jai Hindley, lo scorso anno primo australiano a fregiarsi della maglia rosa. Buon Giro a tutti!
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