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IL DOPO-PARTITA
26 Novembre 2023 - 23:08
Mitch Peroni nega il canestro ad Anthony Hickey
L’impresa al palaElachem si concretizza con i vigevanesi che, gettando il cuore oltre l’ostacolo, abbattono la corazzata Acqua San Bernardo Cantù, chiudendo sotto una pioggia d’applausi con il risultato finale di 99-82. Straordinari gli americani Smith (25 punti) e Wideman (31 punti e 9 rimbalzi) che, nonostante il forfeit nel riscaldamento di Amici, conducono la squadra ad un successo che ha dello strepitosi. Vigevano ha offerto molta energia da entrambi i lati del campo in una serata che sarà ricordata come una pietra miliare della stagione.
«Sono molto soddisfatto - esordisce coach Lorenzo Pansa - E' stata una serata storica per il club e per i tifosi. Nel riscaldamento è arrivata la tegola Amici, che ha reso l’idea di un successo ancora più difficile, ma i ragazzi stasera sono andati tutti abbondantemente oltre i loro limiti. Il dato della vittoria a rimbalzo contro una squadra così fisica è veramente emblematico e dimostra come i ragazzi si siano messi d’impegno e siano cresciuti come squadra sotto molti punti di vista, come quello della condivisione della palla, della difesa e della personalità». Chiuso ora il girone d’andata, l’allenatore dei gialloblù tira le prime somme. «Chiudiamo il girone d’andata con 3 scontri diretti su 4 vinti - afferma - e con una vittoria strappata con le unghie e con i denti contro una big. Non c’è tempo per festeggiare però - ammonisce coach Pansa - perché già il prossimo week-end sarà un nuovo Davide contro Golia, con davanti a noi una corazzata come Trapani, seguita poi da incontri importantissimi contro Roma e Monferrato, per i quali dovremo farci trovare pronti».
«La sensazione dell'impresa aveva già cominciato a prendere piede nello spogliatoio - sottolinea. - A Rieti abbiamo avuto la sensazione di potercela fare contro quelle squadre di fascia più alta, abbiamo aspettato molto questo momento. Non è tanto la vittoria, cosa comunque importante, ma come abbiamo resistito agli assalti nel finale da parte di una squadra così esperta. Bertetti, per esempio, è uno specchio della crescita della squadra: con il suo atteggiamento, il suo apporto e la sua personalità. Molto importanti anche gli apporti numerici di Wideman e Smith. Bettanti ha retto bene i suoi minuti, anche questo segnale di crescita, unità e spirito di sacrificio della squadra».
Ike Smith "vola" a canestro (foto Laura Marmonti)
«Serata perfetta per la squadra - commenta Gianmarco Bertetti, autore di una solida prova - Arrivavamo da un discorso fatto dal coach, dove ci ha detto che abbiamo fatto un grande lavoro con le squadre della nostra fascia e mancava soltanto sottrarre qualche punto alle big. Siamo stati autori di una grande performance dal punto di vista della testa, del carattere e del cuore, dandoci una mano l’uno con l’altro durante i momenti di difficoltà. La nostra attitudine sul lato difensivo del campo è cambiata - evidenzia il playmaker ducale - ed è cambiata anche la mia. Sono un giocatore che porta molta energia, mi dispiace solo per il fallo tecnico. Se giochiamo con questa intensità, e in questa cornice, non dobbiamo far passare nessuno, indipendentemente dal nome che hanno sulla maglia. Nei primi due quarti il metro arbitrale non è stato proprio uguale per tutti, e da lì in avanti, si è aggiustato un po’ . Riguardo i falli tecnici subiti, non saprei; il mio si poteva evitare, e ha pesato soprattutto perché è stato il mio quarto fallo. Mi sento migliorato nell’attitudine difensiva - conclude -ci stiamo lavorando molto sopra. Essendo un playmaker, voglio trasformare il mio gioco in energia per gli altri, su entrambi i lati del campo».
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