Tennis: Lele Vietti medaglia d'oro nel doppio ai Mondiali per atleti con sindrome di Down

Ancora un risultato eccezionale per il tennista vigevanese Gabriele Vietti che continua a mantenersi ad altissimi livelli nonostante da tempo non sia più un ragazzino. Ai Campionati del Mondo per atleti con Sindrome di Down che si sono conclusi nel week-end ad Annecy, in Francia, Vietti in coppia con Emanuele Bezzi ha conquistato infatti la medaglia d'oro nel torneo di doppio classe II2. Perentorio il cammino dei due atleti della nazionale Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo-Relazionali) che in finale hanno sconfitto i favoriti australiani Timothy Gould e Aman Ramadani con il punteggio di 40 41. I set sono stati accorciati dagli organizzatori per recuperare il tempo perduto in una settimana difficile sotto l'aspetto meteorologico, contraddistinta da tanta pioggia e da un clima quasi invernale. Il successo della spedizione italiana è stato completato da Bezzi che nel singolare è salito sul secondo gradino del podio, battuto in finale dallo stesso Gould.

Lele Vietti alla bellezza di 50 anni si conferma così un'atleta davvero speciale, capace di distinguersi nel tempo in svariate discipline: sci, pallacanestro, calcio e nuoto che nel 1999, quando era poco più che un ragazzo, gli diede la sua prima grande soddisfazione con il titolo di campione del mondo conquistato negli Stati Uniti sulla distanza dei 25 metri stile libero. Successivamente ecco nascere la grande passione per il tennis che lo ha portato a conseguire anche il brevetto di istruttore. Ma all'attività agonistica Lele non ha mai rinunciato, incastonando qua e là delle perle come quella del 2016 ai Trisome Games di Firenze quando Vietti si mise al collo la medaglia d'oro nel singolare. Sono passati otto anni ed eccolo ripetersi nel doppio in un'altra manifestazione a carattere internazionale. Papà Cesare e mamma Mariuccia non ci sono più, ma dal cielo sono lì ad applaudirlo orgogliosi, a seguirlo da vicino nelle sue imprese ci sono sempre fratelli, sorelle e un nugulo di nipoti, nonché tanti amici che gli hanno sempre voluto un gran bene, non solo per le sue capacità di atleta, ma anche per quel sorriso stampato sul volto a indicare uno splendido carattere. Grande Lele!