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Hockey prato: l'addio della S.H. Paolo Bonomi al grande Sunder Singh

Negli anni '70 il campione indiano contribuì alla conquista di due scudetti. Appena due mesi fa era scomparso il compagno di squadra Rajvinder

Angelo Sciarrino

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angelo.sciarrino@ievve.com

13 Luglio 2025 - 16:25

Hockey prato: l'addio della S.H. Paolo Bonomi al grande Sunder Singh

Sunder Singh tratto da una foto di squadra della Cogeca degli anni '70

A volte il destino è beffardo. A fine maggio se n'era andato a Londra Rajvinder Singh, a meno di due mesi di distanza la Sh Paolo Bonomi piange la scomparsa di Sunder Singh, uno dei due giocatori indiani che con la loro classe e il loro talento hanno contribuito a rendere grande l'hockey lomellino.

Nella stagione 70/71 Sunder venne infatti ingaggiato dalla Tre Elle Vigevano che dominò il campionato di serie B conquistando la promozione nella massima serie. L'anno successivo la società guidata da Paolo Bonomi, che nel frattempo aveva assunto la sponsorizzazione Cogeca, ingaggiò anche Rajivinder e con il duo indiano la matricola lomellina conquistò a sorpresa il suo primo titolo tricolore, cui seguì a breve distanza la Coppa Italia e nel 1973 il titolo indoor. Dopo la prematura scomparsa di Paolo Bonomi, la presidenza della società venne assunta da mamma Elda che trasferì l'attività a Castello d'Agogna. La società diventata Sh Gea Bonomi ingaggiò un altro indiano, Ram Murty, e con questo “trio delle meraviglie” nel 1979 il sodalizio lomellino portò a casa anche il suo secondo scudetto.

Sunder Singh, classe 1939, continuò a giocare fino a tarda età, abbinando alla sua attività agonistica anche quella di allenatore contribuendo alla crescita di diverse generazioni di hockeisti. A differenza di Rajvinder, Sunder mise le radici in Lomellina e dopo la rinascita della società, avvenuta all'inizio degli anni duemila per mano di Antonio Grivel, ex capitano della Nazionale, e di suo figlio William, attuale presidente, e di Marco Castoldi, lo si vedeva spesso al centro sportivo di Castello d'Agogna, in particolare per veder giocare uno dei suoi figli, Sujeet, e successivamente il nipotino.

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