La %u201Cvia giudiziaria%u201D alla politica
sbarca anche a Vigevano e la minoranza, minacciata da amministratori e
progettista del nuovo Piano di governo del territorio (Pgt), la piglia
con ironia: «È %u201Cdi moda%u201D querelare (in questo caso minacciare di
querelare) chi va porgendo domande. Anche meno di dieci», con evidente
riferimento al caso Berlusconi-Repubblica. Una riunione dei gruppi di
opposizione si è svolta sabato mattina e dall%u2019incontro è uscito un
lungo comunicato che, dopo le battute iniziali, ripercorre la storia
dello strumento urbanistico adottato ed entra nel merito dei fatti. La
premessa essenziale è che «è un preciso diritto di ogni consigliere
comunale pretendere chiarimenti. Invece l%u2019unico dato certo che emerge
dalla commissione Territorio di giovedì scorso - opportunamente
disertata dalla minoranza - è che nel Pgt ci sarebbero ben 26 errori su
51 variazioni rispetto al Prg. La metà. Quali siano questi errori,
però, non è stato chiarito. Noi stiamo ai fatti e ci domandiamo se
questa è trasparenza. Qualsiasi cittadino, per la minima variazione
urbanistico-edilizia, deve seguire un iter preciso, lungo e costoso.
Qui invece...».