Da Pavia e dall''''''''Oltrepò non sono abituati a una Vigevano che pesta i piedi. Magari a qualche isolata voce lamentosa. Ma a un intero consiglio comunale (e quindi a tutto l''''''''arco dei partiti) che volta le spalle alle decisioni provinciali, decisamente no. Parlare di terremoto politico è eccessivo, ma la "svolta" di Vigevano sulla questione acqua (mandato al sindaco per verificare la possibilità di uscire dalla patrimoniale Pavia Acque, volontà di tornare a una gestione tutta targata Asm) nel capoluogo e sull''''''''altra sponda del Po non l''''''''hanno presa bene. Nel migliore dei casi il documento votato mercoledì scorso viene classificato come "simpatica provocazione" (Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd). Da Pavia Acque e dall''''''''Aato arrivano critiche e dubbi, quasi incredulità per un atteggiamento meno accondiscendente del solito. E poi ci sono i problemi politici veri. E quelli sono tutti della Lega, perchè è il Carroccio, adesso, a menare la danza in provincia su questi temi: le aziende servizi dei grandi centri sono quasi tutte nelle sue mani (Pavia, Voghera, Vigevano, Mortara). Il coordinatore provinciale, Roberto Mura, ha convocato un direttivo per venerdì della prossima settimana.