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I graffitari? Gli taglierei le mani...

L'assessore alla cultura, Giorgio Forni, armato di carta vetrata e pennello, ha ripulito questa mattina i muri imbrattati del teatro Cagnoni. «Ne faremo una questione sociale e culturale».

30 Luglio 2010 - 12:28

Armato di carta vetrata e pennello, «per passare dalla parole ai fatti». Questa mattina (venerdì) l''''''''assessore alla Cultura Giorgio Forni (accompagnato dal responsabile del servizio teatro, Paolo Degli Agosti) ha iniziato personalmente le operazioni di cancellazione dei graffiti dai muri esterni del teatro Cagnoni. «Non è una pagliacciata - ha spiegato Forni, mentre
con impegno ma tecnica approssimativa ripuliva le scritte - ma la dimostrazione che  si può andare oltre le chiacchiere. Nel prossimo programma del Cagnoni inseriremo anche sperimentazioni teatrali in città, coinvolgeremo le compagnie locali, andremo a dipingere altri angoli di Vigevano». E chiude con lo storico slogan del ''''''''68: «Ce n''''''''est que un début».  Un amarcord degli anni ''''''''70, quando in piazza Ducale c''''''''era chi "dipingeva le nuvole". Ora si dipinge sopra cose già dipinte: «nessuna indulgenza per i graffitari - dice Forni - Se dipendesse da me applicherei la legge islamica del taglio della mano. Ma cercheremo di rendere attiva la cittadinanza sul mantenimento del decoro e della pulizia, ne faremo una questione sociale e culturale».
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