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Nuovo ponte sul Ticino: dalla Provincia un ultimatum all'impresa che ha vinto l'appalto

Un'azienda del gruppo è in difficoltà economiche. Dieci giorni per firmare il contratto oppure si passa alla seconda classificata

13 Luglio 2011 - 20:14

 «Non ho mai visto un'opera pubblica così sfortunata...». A Vigevano purtroppo ci siamo abituati, visti i precedenti del quarto lotto della tangenziale (una decina d'anni per realizzare poco meno di tre chilometri di strada). Evidentemente è la zona a portare male, considerato che il quarto lotto sfocia nei pressi del ponte sul Ticino. E l'opera "sfortunata", come l'ha definita il presidente della Provincia, Daniele Bosone, è il nuovo viadotto sul fiume. Che non decolla. Non si apre il cantiere. Un'azienda del gruppo della "Cesi", la società che aveva rilevato il ramo d'azienda della "Pivato spa", prima società vincitrice dell'appalto e che poi aveva gettato la spugna per problemi finanziari, è nelle stesse condizioni della Pivato: alle prese con una grave crisi. «Massima solidarietà a questa azienda dell'ati formato dalla Cesi, ma noi dobbiamo andare avanti. Abbiamo dato un ultimatum all'impresa: firma entro dieci giorni oppure l'appalto passa alla società arrivata seconda». E si annunciano altri ritardi.

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