Le graduatorie per l'assegnazione delle case popolari saranno passate ai raggi X per verificare se c'è qualcuno che si dichiara povero, ma povero non è. E chi verrà scoperto sarà escluso dall'assegnazione dell'alloggio. È quanto prevede una delibera approvata dalla giunta ai primi di agosto. «Vogliamo colpire chi fa il furbo», afferma l'assessore ai servizi sociali, Andrea Ceffa. Secondo il Comune i casi abbondano: «Frequentemente - si legge nella delibera - si presentano situazioni in cui la documentazione presentata appare poco attendibile, laddove, in particolare, si dichiari un reddito uguale a zero in casi nei quali all'amministrazione consta non essere stato richiesto alcun sussidio e intervento dei servizi sociali». La conclusione è drastica: «È inverosimile che i nuclei familiari che rendono dichiarazioni di questo tipo, possano sopravvivere senza l'aiuto dei servizi sociali, considerato che spesso gli interessati non forniscono giustificazione alcuna di tale contraddizione e che nemmeno i servizi sociali sono a conoscenza delle reali condizioni economiche dei richiedenti».
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