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Una nuova tecnica contro l'obesità

Mortara è all'avanguardia con la "plicatura gastrica". L'equipe del professor Giorgio Bottani è tra le prime in Italia ad applicarlo: già operati 18 casi

14 Settembre 2011 - 20:36

Da oltre 10 anni, dopo l'arrivo nel 1999 del primario Giorgio Bottani (nella foto), la divisione di Chirurgia dell'ospedale Asilo Vittoria di Mortara si è sempre più specializzata nella chirurgia bariatrica, ovvero dell'obesità, diventandone uno dei principali centri nazionali. Al ventaglio delle tecniche praticate, tutte quelle più diffuse, dal palloncino intragastrico al bendaggio gastrico regolabile, dal by-pass gastrico alla più recente sleeve gastrectomy, se n'è aggiunta di recente una innovativa, la "plicatura gastrica totale verticale laparoscopica" (Tgpv). Messa a punto da un chirurgo iraniano, è oggi praticata in Italia da tre centri (oltre a Mortara il policlinico di Milano e l'università di Padova). Si tratta di una procedura in corso di validazione da parte delle società scientifiche internazionali che è stata accolta con notevole interesse ed entusiasmo dagli specialisti del settore, tanto da essere annoverata tra le 10 innovazioni terapeutiche del 2011 dalla Cleveland Clinic. «A Mortara - spiega il primario Giorgio Bottani - la pratichiamo dall'ottobre scorso e finora abbiamo operato 18 casi, con risultati esattamente uguali al by-pass gastrico. Solo che in questo intervento il rischio è praticamente azzerato, non si toglie e non si taglia niente, non si applica alcun corpo estraneo e tutta la procedura è perfettamente reversibile». La plicatura gastrica è considerata un'evoluzione meno invasiva della sleeve gastrectomy. In sostanza si determina una restrizione dello stomaco confezionando un tubulo gastrico che si ottiene ripiegando su se stessa e suturando la grande curvatura gastrica, fino a ridurre dell'80% la capacità iniziale. Risultato: transito alimentare più veloce e precoce risposta ormonale di sazietà, con minimo rischio di complicanze e completa reversibilità. I risultati di questi primi undici mesi di attività sono stati illustrati dal dottor Bottani e dalla sua equipe sabato in un convegno al collegio Volta di Pavia su «Obesità e rischio cardiovascolare», di cui lo stesso Bottani era responsabile scientifico. «Il piccolo gruppo di pazienti trattati - dice - ha dimostrato un buon controllo della fame. Hanno riferito senso di sazietà precoce durante i pasti e un senso di fastidio ad ogni eccesso di cibo. La degenza media è stata di 3 giorni. Non ci sono state complicanze intraoperatorie. La perdita di eccesso di peso è stata del 20% dopo un mese. La media nelle maggiori esperienze è del 62% ad un anno».

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