L'appello lanciato dalle Province di Vercelli e Novara rappresenta un segnale di attenzione verso le problematiche della pulizia dei fiumi. E qui che cosa si fa per il Ticino?
«La sicurezza viene prima della burocrazia». E la necesità di porre le basi per arrivare ad una soluzione condivisa nell'interesse dei territori, al fine per sensibilizzare e incentivare la pulizia degli alvei dei fiumi. Il depositarsi di materiali, infatti, rischia di compromettere la sicurezza pubblica durante le piene. Un preciso monito, quello lanciato dai presidenti delle Province di Vercelli (Carlo Riva Vercellotti) e di Novara (Diego Sozzani) nel corso di un incontro svoltosi in territorio vercellese, nei pressi dell'"isolone", pochi chilometri prima che il corso del fiume Sesia entri in territorio Lomellino per toccare i territori di Palestro, Rosasco, Langosco e Candia. Una scelta non casuale, visto che qui si sono accumulati detriti che in caso di piena del fiume rappresentano un autentico pericolo. Occorre quindi sbrogliare la matassa burocratica che impedisce ai territori di liberare gli alvei dei fiumi. E la Regione stessa ha dato ampia disponibilità ad individuare gli strumenti legislativi necessari per risolvere il problema. Questo del Piemonte è un importante segnale di attenzione e sensibilizzazione che anche qui in Lomellina dovrebbe essere raccolto. Per il Ticino, che cosa si fa in termini di pulizia dell'alveo?
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