VIGEVANO - Un suonatore di flauto cacciato da piazza Ducale, sabato sera alle 22.30. Tanto basta per ritenere che l'attuale regolamento sugli artisti di strada sia da rivedere profondamente. È quanto ha pensato Luca Bellazzi, capogruppo del Polo Laico in consiglio comunale. «Io sono favorevole a tutte le esibizioni artistiche, anche estemporanee, mi piacerebbe poterle vedere ad ogni ora e luogo della città. Ciò è impedito dal regolamento attuale, approvato a luglio 2010. Si era detto che era possibile sperimentarlo e poi, eventualmente, correggerlo. Bene, noi abbiamo delle proposte». Ed ecco che il Polo Laico ha depositato una mozione con la quale si propone una riforma radicale delle regole in vigore. Si parte dall'articolo 4, che prevede l'obbligo per l'artista di strada di comunicare la sua presenza tra i 3 e i 7 giorni prima dell'esibizione, tramite e una richiesta da presentare allo sportello unico (chiuso al sabato e domenica) e che deve essere suffragata da parere della Polizia locale. Per il Polo Laico è «eccessivamente macchinoso che ad occuparsi del rilascio dell'autorizzazione siano ben due uffici comunali con competenze diverse». E poi c'è «la spontaneità tipica di questa forma d'arte» che andrebbe consentita, pur nel rispetto delle regole. Eccessive anche le sanzioni, da 200 a 500 euro, per non parlare della «crudeltà della "sanzione accessoria del sequestro cautelare delle cose che servono o sono destinate a commettere la violazione" (è il caso del violino sequestrato a Vigevano ad un musicista nel marzo 2010)». Ecco allora una serie di suggerimenti. Il regolamento, secondo il Polo Laico dovrebbe essere modificato «in linea» con alcune specificazioni. Primo: gli artisti di strada sono «coloro che svolgono la loro attività in spazi aperti al pubblico tramite espressioni artistiche di carattere musicale, teatrale, figurativo ed espressivo nel senso più ampio e libero. Sono considerati artisti di strada a scopo di esibizione i giocolieri, mimi, danzatori, burattinai, saltimbanchi, skater, cantanti, suonatori, musicisti, ritrattisti, writer, body artist, o similari». Secondo: l'esercizio dell'attività artistica di strada non è soggetta alle disposizioni in materia di occupazione di aree e spazi pubblici solo quando è esercitata nello stesso luogo per una durata non superiore a due ore, trascorse le quali un'eventuale nuova esibizione dovrà avvenire a non meno di 200 metri e a non meno di due ore dalla precedente esibizione, senza l'impiego di palcoscenico, platea, sedute per il pubblico e attrezzature diverse dagli strumenti tipici dell'attività stessa; con strumenti tali da non occupare un'area superiore a metri quadrati quattro; rispetto di norme viabilistiche, di igiene e sicurezza. Infine: le attività di skater e writer si svolgano in aree individuate e si istituisca un albo cittadino degli artisti di strada. La maggioranza leghista accetterà queste linee? «Ne ho parlato con l'assessore Ceffa - dice Bellazzi - e mi è parso concordare con noi».