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Gli stranieri al 14,8%

04 Marzo 2012 - 08:58

Gli stranieri al 14,8%
VIGEVANO - La crescita della popolazione di Vigevano continua, anche se
più lentamente degli ultimi anni. E si deve solo all'apporto dei migranti, che aumentano senza sosta anche in epoca di amministrazione leghista e ormai sono arrivati al 14,8% della popolazione: 9496 persone, 581 più dell'anno prima. Se fosse solo per il saldo naturale, infatti, Vigevano
arretrerebbe: nel 2011 sono nati 598 bambini (con maschi e femmine in proporzioni quasi uguali, 303 a 295), mentre i residenti deceduti sono stati 736, con una differenza negativa di 138. A portare in attivo i conti ci pensano le nuove iscrizioni, 2201, costituite da migranti provenienti
dall'estero (585) ma anche da italiani e stranieri che si trasferiscono qui da altrove. Le cancellazioni sono state 1626 (solo 70 per l'estero), cosicché il saldo migratorio è attivo di 575 unità. La popolazione finale al 31 dicembre - al netto delle rettifiche che di sicuro arriveranno dall'elaborazione dei dati del censimento - è così di 64.137 abitanti, 437 in più del 2011. Il trend, come detto, rallenta: nel 2010 l'incremento era stato di 744 e l'anno prima
di 921 abitanti.Tra i dati che più risaltano c'è un vero e proprio crollo dei matrimoni, che in tre anni si sono dimezzati: nel 2008 erano 350, l'anno
successivo erano scesi a 293, quello dopo a 189 e nel 2011 se ne sono contati appena 177, con quelli religiosi (92) che sono tornati a prevalere leggermente sui civili (85), mentre nel 2010 il rapporto era di 82 a 107.
I dati più interessanti riguardano gli stranieri.
A Vigevano c'è un bel pezzo
di mondo: i residenti arrivano da 100 diversi paesi dei cinque continenti, anzi 101 se si considera che ci sono anche 3 apolidi. I comunitari sono 1529 (di cui 1246 solo rumeni), pari al 2,38% della popolazione, e gli extracomunitari 7967 (12,42%). Tra i continenti prevale l'Africa con 3822
persone, seguita dall'Europa con 3070, dall'America con 1321 e dall'Asia con 1277. Chiude l'Oceania con 3, di cui 2 dall'Australia e uno dalla Nuova Zelanda. Le cento nazioni sono le stesse del 2010, senza nuovi ingressi. E anche la top ten è immutata, con qualche spostamento interno. Primi restano gli egiziani, 2205, seguiti dai rumeni, 1246, e dagli albanesi, 1001.
Quarto posto confermato al Marocco (691) e quinto all'Ecuador (554), poi al sesto si inserisce la Cina (387), che era settima, e al settimo il Perù (375), che era ottavo, facendo scorrere in giù la Tunisia (369). Si invertono
anche le posizioni nona (Filippine, 300) e decima (Ucraina, 292). Queste
due nazioni registrano una netta prevalenza di donne, mentre per altre etnie come quelle nordafricane predominano i maschi e altre ancora come i rumeni e gli albanesi sono più equilibrati. Da segnalare che tra i 9496 stranieri solo 142 (1,49%) sono over-65, dunque in età da pensione, mentre i minorenni sono il 27,36% e quelli in età attiva ben il 71,13%. Tra gli italiani gli over-65 sono invece il 22,92% e i minori il 15,82%.
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