VIGEVANO - Doveva essere approvato entro aprile, ma tutto slitterà al 3 maggio, data decisa ieri sera. Il bilancio consuntivo del 2012 si sta rivelando una bella rogna per l'amministrazione Sala. E, in prospettiva, lo sarà ancora di più la chiusura del pr
La Multiservizi gestisce la farmacie comunali, l'istituto De Rodolfi e i servizi agli anziani (pasti e assistenza a domicilio), il Centro sociale Evergreen di via Sacchetti, il trasporto agevolato e il canile municipale. Tutte realtà - farmacie escluse - che comportano pochissime entrate e tantissime uscite. Il rendiconto del 2012, dopo gli affidamenti del 2011, è il primo anno nel quale i conti ricadono interamente sull'azienda speciale. Ma i due documenti contabili (Comune Asmv) sono intrecciati, devono essere approvati insieme e - soprattutto - i conti devono quadrare. Sala non vuole entrare nel merito, anche se le voci parlano di cifre abbastanza inquietanti. «Il passivo della Multiservizi? Non potrebbe essere altrimenti - afferma il primo cittadino - La situazione è quella della spesa sociale, la voce maggiore del bilancio insieme alla spesa per il personale. Sono settori nei quali le vie d'uscita sono poche: o si toccano le rette o si tagliano i servizi. Ma chiederò al consiglio comunale, soprattutto all'opposizione - aggiunge Sala con una provocazione tutta politica - proposte sulla strada da intraprendere. Fino ad ora è stato vanificato qualsiasi intervento strutturale, basti ricordare quello che è successo quando si è messo mano al costo di servizi come i pasti a domicilio (e qui la frecciata è rivolta anche agli alleati Bellazzi e Fontana, ndr). Quest'anno siamo destinati a prendere atto di una situazione, cioè del passivo della Multiservizi. Ma il dato di fondo è che questa situazione si ripercuoterà sul bilancio preventivo, dato che la spesa sociale è inevitabilmente destinata ad aumentare». L'annata, secondo Sala, registra un «leggero recupero del De Rodolfi, grazie ai ritocchi effettuati sulle rette, condivisi con il Comitato parenti. Ma ci sono forti interventi da compiere, riguardo a queste spese. Se la Multiservizi ci dà una perdita, che in prospettiva può essere ancora più pesante, che facciamo? Il dibattito in consiglio comunale ci darà delle risposte al riguardo». In realtà la Lega le risposte le sta già cercando con una serie febbrile di incontri, l'ultimo martedì sera, per tentare di venire a capo di una serie di interrogativi tecnici e politici. La sensazione è che il sindaco metterà maggioranza e opposizione di fronte a una sorta di diktat: o si toccano le rette e si aumentano le entrate oppure alcuni servizi non saranno più sostenibili. «E non voglio catalogare queste voci come una perdita: si tratta di investimenti sulle persone e sulle loro necessità, dobbiamo stabilire come mantenerli». Il rendiconto 2012 presenta anche altre criticità, rilevate dalla relazione dei Revisori dei conti. Non sono questi, però, gli scogli sui quali si è per ora arenato il bilancio. Il rilievo sullo sforamento della spesa sul personale (38,22% contro il parametro di legge del 38%) è dovuto all'inserimento nel bilancio comunale delle spese di personale delle aziende partecipate. Un'anomalia che non avrà conseguenze, dato che si tratta di uno dei 10 parametri da rispettare per evitare il dissesto, che viene dichiarato nel caso in cui non ne vengano rispettati almeno cinque. Analogo discorso vale per la mancata reciprocità di debiti e crediti tra Comune e partecipate, in particolare Asm: il dato non quadra, ma dovrà quadrare per forza l'anno prossimo. Sul rispetto del Patto di stabilità, infine, il sindaco smentisce che sia stato ottenuto grazie alle contravvenzioni: «La differenza - afferma - l'ha fatta l'entrata degli oneri di urbanizzazione, salita a 2,2 milioni, circa 400 mila euro in più rispetto all'anno precedente».