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10 Aprile 2015 - 18:25
Il patteggiamento. E’ la soluzione che il sindaco di Vigevano, Andrea Sala, ha chiesto in ordine alla vicenda giudiziaria che è scaturita dall’esposto presentato dal comandante della polizia locale, Pietro Di Troia, al quale non era stato rinnovato l’incarico, decisione che sarebbe derivata dal mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Proprio per quei fatti il primo cittadino era stato indagato per abuso d’ufficio e falso ideologico, reati poi derubricati in falso materiale in relazione alla sottoscrizione dell’atto. «Pur essendo consapevole della mia buona fede - fa sapere Andrea Sala - visto che non ho mai avuto intenzione di recare alcun danno, né patrimoniale né di immagine al dirigente, ho compiuto un mero errore materiale. La sola valutazione relativa al fatto di aver firmato un documento predisposto da altri all’interno del Comune, per altro in un periodo nel quale era vacante il ruolo di segretario generale, avrebbe potuto spingermi a proseguire la mia difesa ed arrivare al processo. Tuttavia - continua Andrea Sala - ho preferito non coinvolgere altri, in particolare l’estensore del documento e ho scelto un’altra soluzione. In quando sindaco - conclude il primo cittadino di Vigevano - sono il responsabile dell’amministrazione e se un mio collaboratore sbaglia in buona fede, non ho difficoltà a difenderlo assumendomi tutte le responsabilità».
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Umberto Zanichelli
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