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Crescono le superfici agricole coltivate a riso in provincia di Pavia

Dovrebbero sfiorare quest'anno gli 80 mila ettari contro i 75 della campagna risicola dello scorso anno. Resta alta la preoccupazione per le importazioni di riso dai PMA (paesi meno abbienti, come Cambogia e Myanmar) che ha toccato da settembre 2014 ad ap

18 Giugno 2015 - 16:49

Crescono le superfici agricole coltivate a riso in provincia di Pavia

Dopo anni di recessione le risaie pavesi tornano a crescere. E’ quanto emerge dal dossier sul riso presentato in occasione dell’Assemblea Provinciale 2015 di Coldiretti Pavia, che si è svolta oggi a Villa Botta Adorno di Torre d’Isola. Secondo le prime stime le superfici coltivate a riso in Lomellina e nel Pavese dovrebbero sfiorare quest’anno gli 80mila ettari, contro i 75mila del 2014. Anche se sono ancora lontani i circa 89mila ettari coltivati a risaia in provincia di Pavia cinque anni fa, questo significa che tra il 2014 e il 2015 le risaie sono cresciute di circa il 6%. Un dato che arriva dopo anni di cifre negative e di superfici in calo. «La nostra si conferma la prima provincia risicola d’Europa – sottolinea Wilma Pirola, Presidente di Coldiretti Pavia – E questo è fondamentale, visto che il riso ha un ruolo ambientale insostituibile per la tutela della biodiversità, oltre a garantire opportunità occupazionali importantissime lungo tutta la filiera». L’aumento delle risaie dovrebbe essere confermato anche a livello nazionale: come emerge dal dossier presentato oggi, infatti, stando alle prime stime sulle indicazioni di semina pervenute all’Ente Risi la superficie coltivata in tutta Italia dovrebbe toccare quota 220mila ettari (+500 ha).

Il dossier sul riso è stato presentato dal Presidente di Coldiretti Pavia durante il convegno “Insieme verso l’agricoltura di domani”, con cui si è chiusa l’Assemblea Provinciale 2015 e a cui hanno partecipato Ettore Prandini (Presidente di Coldiretti Lombardia e Vicepresidente Nazionale di Coldiretti), Gianni Fava (Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia), Angelo Zucchi (Capo segreteria del Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina) e Marco Crotti (Presidente del Consorzio Agrario Terrepadane). «Non dobbiamo dimenticarci che il 2014 è stato un anno difficile per il riso italiano – continua Wilma Pirola – Un’annata durante la quale Coldiretti si è mobilitata più volte per salvare la nostra risicoltura, minacciata anche dal boom delle importazioni di riso che arriva dall’estero, in particolare dai Paesi Meno Avanzati, che stanno raggiungendo livelli insostenibili».

Da settembre 2014 ad aprile 2015 l’Unione Europea ha importato quasi 205mila tonnellate di riso lavorato dai PMA (+12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). «Si tratta di riso che finisce nelle scatole e sugli scaffali senza che nessuno se ne possa accorgere, visto che ancora non c’è una norma chiara e definitiva per l’etichettatura d’origine del riso – sottolinea Rodolfo Mazzucotelli, Direttore di Coldiretti Pavia – A rischio non ci sono soltanto centinaia di aziende agricole e migliaia di posti di lavoro, ma anche la salute dei consumatori: in questi Paesi, infatti, si coltiva riso utilizzando di prodotti chimici vietati da decenni nelle campagne italiane». Proprio per valorizzare il riso lombardo e le sue varietà storiche, la Filiera Italiana Riso (F.I.R.) di Coldiretti sta lavorando a un nuovo contratto con un’importante riseria pavese. «Non possiamo ancora fornire i dettagli, visto che le trattative sono ancora in corso. Ma possiamo dire fin d’ora che siamo in attesa di una risposta favorevole per un nuovo contratto di filiera – anticipa Wilma Pirola,  presidente di Coldiretti Pavia – Questo nuovo contratto sarà relativo ai risi da Interno, e sarà riservato ai soci F.I.R. e Coldiretti. Il prezzo di vendita terrà conto della giusta remunerazione riservata agli agricoltori, e punterà alla valorizzazione della risicoltura lombarda e delle varietà storiche».

Nella foto, da sinistra, Marco Crotti (Presidente del Consorzio Agrario Terrepadane), Ettore Prandini (Presidente di Coldiretti Lombardia e Vicepresidente Nazionale di Coldiretti), Wilma Pirola (Presidente di Coldiretti Pavia), Gianni Fava (Assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia), Angelo Zucchi (Capo segreteria del Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina).

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