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Comune e associazioni: fronte comune contro l'insediamento della ditta dei fanghi

La riunione si è conclusa con un documento unitario ufficiale del massimo consesso cittadino che sarà portato dal sindaco Marco Facchinotti alla seconda conferenza dei servizi.

02 Ottobre 2015 - 17:40

Comune e associazioni: fronte comune contro l'insediamento della ditta dei fanghi

L'insediamento dell'azienda EcoTrass che produce fanghi per l'agricoltura è prevista in area industriale Cipal, a Mortara. È già stato siglato un contratto preliminare di acquisto dell'area. Ma il Comune, che non fa più parte del Cipal da qualche anno, ha preso una posizione contraria all'insediamento della ditta e nel territorio è nato il movimento "No fanghi in Lomellina". Quest'ultimo ha già organizzato alcune manifestazioni, come una catena umana (sabato 28 marzo), che ha coinvolto circa 500 persone che hanno sfilato tenendosi per mano in centro a Mortara. In questi giorni, dopo il consiglio comunale di ieri sera, sono previste altre manifestazioni, maltempo permettendo, come una fiaccolata, questa sera (venerdì) alle 21, un flash-mob domani alle 11 in piazza del Teatro a Mortara, una raccolta firme e uno sciopero della fame e della sete fino al prossimo giovedì 8 ottobre, data prevista per la seconda conferenza dei servizi a Pavia. Il consiglio comunale, ieri sera, ha deliberato all'unanimità che «l'insediamento di EcoTrass è incompatibile con la realtà territoriale». Gli interventi sono stati parecchi e molti di questi hanno proposto dubbi consistenti sull'insediamento della ditta di fanghi. Tra cui il rispetto del limite di 500 metri dalla zona residenziale cittadina. Eppure all'interno di questo perimetro, a circa 340 metri, c'è l'ostello «autorizzato come turistico-residenziale» della Polo logistico. Ma «è all'interno di una struttura industriale» e quindi compatibile. Il professor Giuseppe Zucca, ex preside della scuola media di Mortara e ora esponente dell'associazione Futuro Sostenibile per la Lomellina ha fatto notare come tra le aziende agricole che dovrebbero utilizzare i fanghi prodotti dalla Eco Trass ce ne sono anche in zone Zps (zone di proezione speciale) nei territori di Rosasco e Sant'Angelo. «Qui ci sarebbe un problema – ha precisato Zucca – la legislazione attuale prevede che nelle zone a protezione speciale si possano spandere fanghi, ma nelle zone Sic (siti di interesse comunitario, come la garzaia di Celpenchio) questo non può essere fatto. E sia a Rosasco che a Sant'Angelo esistono anche due Sic...». Costernato il consigliere comunale Alberto Gregotti, imprenditore agricolo: «Noi agricoltori abbiamo notevoli limitazioni nell'utilizzo dei fitofarmaci in aree a protezione speciale, mentre invece la legge consente di utilizzare i fanghi». L'agricoltore, per scelta personale, ha deciso di non utilizzare fanghi nei suoi terreni. «Ma è doveroso precisare che per un agricoltore è molto conveniente farlo, è un concime gratuito. Se non interverranno limitazioni legislative sarà molto difficile impedire l'utilizzo dei fanghi in agricoltura. Basterebbe, per scoraggiare questa pratica, togliere gli aiuti economici agli agricoltori che ne fanno uso». Ma anche questo sembra abbastanza improbabile.

@L'INFORMATORE

Bruno Romani

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