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«Razionalizzare e difendere i servizi»

VIGEVANO – Prima di parlare ha voluto avere un quadro completo dell’azienda che è stato chiamato a guidare dal 1° gennaio, visitando tutte le strutture, parlando con il personale e i sindaci. Ora il dottor Michele Brait mette a fuoco alcuni dei nodi progr

20 Marzo 2016 - 10:39

«Razionalizzare e difendere i servizi»

Il direttore generale arrivato dal Fatebenefratelli all’Asst non si nasconde la difficoltà: «Siamo in una fase in cui le risorse scarseggiano. Dobbiamo razionalizzare ove possibile, ma con l’obiettivo di difendere i servizi, che vanno dimensionati sul bisogno. Ogni ragionamento deve partire dai numeri, dalla frequenza dell’utilizzo». Per l’Emodinamica a Vigevano i numeri sono buoni... «Io sono dell’idea di mantenerle entrambe, Vigevano e Voghera. Per rinforzare i due ospedali “hub” devo garantire le criticità: o c’è un elisoccorso che riesca a trasportare i pazienti nei tempi necessari, o bisogna avere due servizi, anche per come è fatta la provincia, con collegamenti difficili e un fiume di mezzo. Ovviamente è un ragionamento da fare insieme all’Ats».
Per l’adeguamento strutturale pende una richiesta di finanziamento in Regione, ma non basta: «Poi c’è il problema dell’organico, aggravato dalla direttiva sulle 11 ore consecutive di riposo. Da una parte siamo costretti ad applicarla, dall’altra non abbiamo deroghe per maggiori assunzioni. Rinforzi sono necessari perché abbiamo un personale che sta soffrendo. Ho trovato disponibilità, competenza e abnegazione nel lavoro, ma anche situazioni di disagio».
E Ostetricia? Davvero il rischio chiusura è scongiurato? «Con la nomina del primario e il potenziamento d’organico non avremo problemi a portare i parti nel 2016 sopra 500. Ma attenzione: superando quell’asticella non tutto sarà risolto. Anche perché sono convinto che a livello nazionale il limite sarà presto elevato a mille. E allora non ci saranno alternative: o noi o il Beato Matteo, non c’è spazio per entrambi. Nell’immediato, sulle modalità di richiesta delle deroghe per i punti nascita sotto i 500 parti siamo stati convocati in Regione il 17 marzo».
Ha accennato ai primariati. Tanti sono vacanti da tempo: oltre a Ostetricia, da giugno 2014, a Vigevano Radiologia è senza titolare addirittura dal settembre 2011. Era stato indetto un avviso pubblico nel 2014, poi abortito, e non se n’è saputo più nulla. A Mortara il responsabile di Pneumologia manca dal dicembre 2012, a Mede quello di Medicina dal gennaio 2014. «Altri sono scoperti da tempi più recenti, come Cardiologia. Non so se la Regione me li autorizzerà tutti, ma almeno per quelli vacanti da più tempo provvederemo entro quest’anno. Ostetricia era prevista già nel 2015, otterremo lo slittamento al 2016».
Un altro settore nel quale sono in vista razionalizzazioni è l’emergenza-urgenza: «Il decreto Lorenzin impone la revisione dei punti di primo intervento: sotto i 6 mila passaggi annui dovranno essere affidati al 118». In questa condizione sono Mede, Casorate e Varzi, mentre Mortara è vicina ai 10 mila. «Per quelli piccoli intendo garantire un’H12 diurno, mentre di notte si farà riferimento al 118. Così recupereremo risorse per potenziare gli altri Pronto soccorsi». E magari aprire gli 8 letti di osservazione breve nel nuovo Dea di Vigevano, mai attivati per carenza di personale.

 

@ L'INFORMATORE - c.b.

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