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21 Aprile 2016 - 16:37
I rappresentanti sindacali hanno illustrato la situazione generale, evidenziando che 16 esuberi sarebbero legati a politiche di esternalizzazione di servizi. Hanno, poi, riassunto le richiesta già formalizzate alla società in termini di procedure di solidarietà per 24 mesi e di cassa integrazione in deroga per altri 12, sottolineando di non aver potuto visionare ad oggi il piano industriale. Il 27 aprile è convocato un tavolo con Arifl (l’Agenzia regionale che si occupa delle crisi industriali): lì verrà valutata la disponibilità ad aprire una procedure di cassa integrazione straordinaria correlata a un eventuale piano di rilancio. Il Presidente Angelo Ciocca ha messo in calendario l’ipotesi di un incontro in loco, a Parona, per l’11 maggio, sottolineando come la Commissione potrebbe invitare ufficialmente la società a interrompere la procedura di mobilità qualora l’incontro del 27 aprile non dovesse dare gli esiti auspicati. I consiglieri Iolanda Nanni (M5S) e Giuseppe Villani (PD), oltre a condividere la preoccupazione per le sorti dei 27 dipendenti toccati dalla mobilità, hanno messo sul tavolo la necessità di un confronto di più ampio respiro sulla riconversione del termovalorizzatore in linea con le politiche ambientali e con le nuove tecnologie di settore.
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