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Camera di Commercio di Pavia, si apre uno spiraglio

L'assessore regionale Parolini: «Ci attiveremo per evitare una forzosa unificazione»

14 Dicembre 2017 - 16:49

Camera di Commercio di Pavia, si apre uno spiraglio

Con una sentenza, la Corte Costituzionale ha dichiarato parzialmente illegittimo il decreto legislativo di riordino delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio. «La Corte – ha commentato Mauro Parolini, assessore  regionale allo Sviluppo economico – riconosce le competenze delle Regioni in questa materia, secondo la previsione costituzionale che impedisce allo Stato di legiferare sul tema se non d'intesa con esse. La prima questione riguarda gli accorpamenti, che in Lombardia sono stati condotti in maniera condivisa con le Camere e le associazioni di categoria e con l'assenso di Regione Lombardia, ad eccezione di quello che riunirebbe le Camere di commercio di Mantova, Cremona e Pavia su cui c'era la nostra opposizione e quella delle stesse Camere coinvolte. Su questo punto avevamo, infatti, avanzato la proposta di autonomia per la Camera di Pavia, che ha quasi 60 mila imprese e una collocazione geografica ed economica particolare. Ora il pronunciamento riapre la questione di Pavia e Regione Lombardia si attiverà immediatamente per verificare la possibilità di ripristinare la proposta concordata con le Camere in modo da evitare una forzosa unificazione, che porterebbe ad un una minore efficienza e corrispondenza alle necessità effettive delle imprese del territorio».

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