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La Croce Rossa non lascia l'ospedale San Martino di Mede

31 Gennaio 2018 - 19:25

La Croce Rossa non lascia l'ospedale San Martino di Mede

La voce di uno sfratto imminente della Croce Rossa di Mede e Valle Lomellina  dall’attuale sede situata negli spazi dell’Ospedale San Martino di viale dei Mille era circolata pesantemente nelle settimane scorse. Preoccupando non poco i vertici dell’associazione ed in particolare i venti dipendenti, oltre che gli altrettanti volontari, in forza al nucleo lomellino della Cri. Fortunatamente il direttore generale di Asst Pavia (titolare dell’immobile), Michele Brait e la presidente della Cri di Mede, Donatella Galaschi, sono arrivati ad un accordo che permetterà di allungare i tempi con cui l’associazione dovrà lasciare i locali in vista di una nuova e più moderna sede.
“Sono state fissate delle precise tappe grazie alla sensibilità dimostrata dal direttore generale Brait - spiega la presidente Galaschi - La lettera arrivata qualche settimana fa ci aveva davvero spaventati perchè ci intimava di lasciare la sede entro il 12 marzoprossimo, ci saremmo trovati improvvisamente senza una sede effettiva e ad affrontare una situazione di emergenza. La settimana scorsa ho incontrato il direttore generale Brait che si è dimostrato particolarmente vicino alle nostre esigenze, per questo lo ringraziamo,  e insieme abbiamo fissato alcuni passaggi che ci permetteranno, a partire dal primo di agosto e fino alla fine dell’anno, di abbandonare la struttura definitivamente consentendoci di farlo con criterio e, soprattutto, con le giuste tempistiche”. L’obiettivo della Cri di Mede è infatti quello di traghettare le sedi operativa, amministrativa ed il parco mezzi in una nuova struttura che la dirigenza sta valutando mediante una trattativa con l’amministrazione comunale di Mede. L’immobile individuato come migliore per ospitare la Cri è quello dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco di via Cagnoni. “Siamo in fase di trattativa con il Comune, ente da sempre molto sensibile alle nostre richieste - spiega la presidente Galaschi - e speriamo di concludere presto queste procedure che ci permetteranno di progettare al meglio una sede più moderna e al passo con i tempi, rendendola operativa entro il 2018. E’ ovvio che se tutto andrà a buon fine, per la realizzazione della sede contiamo sull’aiuto ed il contributo di benefattori e cittadini perchè siamo convinti che la Cri rappresenta per il territorio un punto di riferimento nel campo del sociale e delle emergenze”

 

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