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05 Marzo 2018 - 08:50
Dalle urne esce l'ingovernabilità. Sarà davvero difficile - e la palla passa ora al Quirinale, ergo al Capo dello Stato Mattarella - costituire in base ai dati usciti dalle urne, ipotizzare uno schieramento governativo. Nessuno dei tre poli (centro-destra, pentastellati e centrosinistra) ha i numeri per poter formare il nuovo governo del Paese. In attesa degli scenari che si svilupperanno nelle prossime ore, gli italiani hanno "spaccato” in due il Paese. Trionfo della coalizione di centro-destra al centro-nord, trionfo del Movimento 5 Stelle al sud (isole comprese). Lungo tutto lo stivale il crollo pauroso del centrosinistra e del Pd in particolare dove le voci di un addio di Renzi stanno rimbalzando di ora in ora. La situazione a livello nazionale vede il centrodestra con il 37,06% (e con la Lega che supera Forza Italia), Movimento 5 Stelle al 31,91%, il centrosinistra al 23,43%.
Intanto c'è chi inizia a festeggiare. Alessandro Cattaneo, ex sindaco forzista di Pavia e candidato alla camera per gli azzurri, ha già lanciato il grazie agli elettori che con il 47,85% dei consensi lo hanno portato a Montecitorio. Sulla stessa direttrice anche la leghista Elena Lucchini, candidata nell'uninominale Vigevano per il centro-destra che ottiene il 50,83% dei voti, mentre Elena Modini (M5S) si ferma al 22,51% e l'ex assessore provinciale del Pd, Emanuela Marchiafava non si schioda dal 20,57% dei consensi. Nella battaglia pavese per il Senato, gioca facile il capogruppo uscente del Carroccio Gian Marco Centinaio (49,69%) che sconfigge l'ex senatore di centrosinistra Daniele Bosone (21,96%). Il candidato dei pentastelli Cesare Vitali ottiene il 21,82%. (segue)
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