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09 Luglio 2018 - 17:22
Dieci compoonenti della commissione Ambiente e Protezione civile della Regione, con in testa il presidente Riccardo Pase, hanno compiuto un sopralluogo questa mattina nel deposito della ditta Eredi Bertè di Mortara, distrutto da un incendio scoppiato il 6 settembre scorso durato una decina di giorni e poi interessato da un nuovo rogo, più contenuto, il 22 giugno.
La visita è durata 40 minuti. Tra gli altri erano presenti Roberto Mura (Lega) e Giuseppe Villani (Pd), eletti in provincia di Pavia. I consiglieri regionali sono stati accompagnati dal sindaco Marco Facchinotti, dal vice Gerry Tarantola e dall’assessore alla sicurezza Gigi Granelli. C'erano anche rappresentanti dell’Arpa e dell’Ats. All’esterno, ad attendere la delegazione, una trentina di ambientalisti del comitato “Futuro sostenibile in Lomellina” e di Legambiente e anche esponenti di Rifondazione, con il consigliere comunale Giuseppe Abbà e il segretario provinciale Piero Rusconi.
Al termine il presidente della commissione Pase ha affermato che quanto avvenuto a Mortara può essere d’aiuto per affrontare, soprattutto in chiave di prevenzione e controllo, altre situazioni di criticità dello stesso tipo esistenti in Lombardia. La visita fa seguito all’audizione in Commissione avvenuta mercoledì scorso sul caso di Mortara. Nei giorni scorso, a conclusione dell’inchiesta nella quale il titolare della ditta Vincenzo Bertè è indagato per aver creato un deposito incontrollato di rifiuti e per incendio colposo, la Procura ha disposto il dissequestro dell’area, anche se in concreto sui cancelli ci sono ancora i sigilli. «Siamo contenti di questa decisione - ha detto il sindaco Facchinotti - perché finalmente si potrà iniziare a rimuovere il materiale e iniziare la bonifica, un lavoro che sarà sicuramente lungo e difficile». Ad occuparsene dovrà essere la ditta Bertè sulla base di un ordine della magistratura.
Dopo la visita al deposito la commissione regionale si è trasferita in municipio per un incontro con l’amministrazione comunale. Avrebbero voluto assistere anche una decina di rappresentanti delle associazioni ambientaliste, ma sono stati fatti uscire: la riunione si è svolta a porte chiuse.
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