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Clir al Tar contro Robbio e Cilavegna: i Comuni vincono anche il secondo round

Il sindaco Francese: «Ora ci aspettiamo che le spese legali siano addebitate a chi ha voluto questo ricorso. Non paghino i cittadini». L'intervento del presidente della società Federica Bolognese

09 Novembre 2018 - 16:29

Clir al Tar contro Robbio e Cilavegna: i Comuni vincono anche il secondo round

Il Tar ha respinto la domanda incidentale di sospensione presentata dal Clir contro la gara d'appalto di Robbio e Cilavegna per l'affidamento dei servizi di igiene ambientale. Il tribunale amministrativo aveva già rigettato anche l'istanza di misure cautelari monocratiche richieste dalla società che ha sede a Parona. Nell'ordinanza, pubblicata oggi (venerdì) i giudici del tribunale amministrativo condannano il Clir al pagamento delle spese della fase cautelare. «È una grande vittoria dei cittadini contro il sistema dei rifiuti  – dichiara il sindaco di Robbio, Roberto FranceseI sindaci sono liberi di fare gli interessi dei cittadini e non di essere obbligati ad affidare il servizio a chi, secondo noi, non lo fa bene. Speriamo se ne rendano conto anche al Clir e inizino a investire per migliorare il servizio e abbassare i costi. E non nelle cause contro chi fa l'interesse della gente. A questo punto ci aspettiamo che a pagare le spese siano la presidente del Clir Federica Bolognese e il vicepresidente Fabio Lambri. Non certo i cittadini. Mi auguro che su questo punto i sindaci si facciano sentire». La decisione del Cda del Clir di ricorrere al Tar contro il bando di Robbio e Cilavegna era passata con due voti a favore, quelli del presidente Federica Bolognese e del vice Fabio Lambri; il consigliere Antonello Galiani aveva invece votato contro. Ecco l'intervento del presidente Federica Bolognese: «Riteniamo che la precisa lettura dell’ordinanza del Tar, pur risultando negativa in merito alla sospensiva, lasci preludere alla possibile fondatezza delle contestazioni mosse dal Clir, verso Robbio e Cilavegna. In particolare emerge come le contestazioni mosse dal Clir possano acquisire valore effettivo nel momento in cui gli stessi Comuni giungessero effettivamente all’aggiudicazione definitiva della gara indetta – dichiara – L’ordinanza sulla sospensiva ci consente ancora una volta di misurare in modo tangibile la bontà della nostra iniziativa. Pertanto il ricorso al Tar rimane pendente a tutti gli effetti fino a quando lo stesso emetterà la sentenza finale di merito sulla legittimità o meno degli atti impugnati. Nel caso in cui la gara arriverà ad una aggiudicazione definitiva, sulla base della suddetta ordinanza, potranno essere valutate ulteriori iniziative.

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