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Dopo la decisione della commissione sull'accordo bonario

Nuovo ponte, ormai è un braccio di ferro

L'impresa non ha firmato il "verdetto” emesso dall'organismo che ha ipotizzato maggiori costi per 188mila euro

Mario Pacali

Email:

mario.pacali@ievve.com

15 Febbraio 2019 - 16:41

il nuovo ponte sul Ticino

La questione sta prendendo una brutta piega. Così si era espresso mercoledì il presidente della Provincia di Pavia (stazione appaltante dell'opera) sulla vicenda del rallentamento delle opere all'interno del cantiere del nuovo ponte di Vigevano. Oggi l'impresa costruttrice non ha firmato la decisione della commissione per l'accordo bonario sui costi delle maggiori opere

Così il braccio di ferro rischia di prendere una piega più legale che amministrativa. Oggi la Provincia di Pavia ha accettato - e firmato - la decisione della commissione per l'accordo bonario che riconosce all'impresa appaltatrice, Polese spa, maggiori opere per 188mila euro. L'azienda invece non ha siglato l'accordo. La commissione era stata attivata dopo che Polese spa aveva presentato alla stazione appaltante un conto per maggiori opere di circa 7 milioni di euro. L'organismo (formato da un rappresentate indicato dalla Provincia, un secondo scelto dall'impresa ed un presidente nominato da entrambe le parti) alla fine dell'esame della documentazione si è espresso per una cifra nettamente inferiore. Che l'impresa Polese non ha accettato.

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