Nuovo ponte sul Ticino: la gara d'appalto è da rifare

Nuovo ponte sul Ticino, la gara d'appalto è da rifare. L'attesa risposta della friulana Rizzani de Eccher, l'ultima impresa chiamata dall'interpello della Provincia di Pavia, che aveva chiesto dieci giorni di tempo per compiere ulteriori valutazioni, non è mai arrivata. E così, esaurito l'interpello, si dovrà procedere ad una nuova gara. L'orientamento in realtà è quello di indire due bandi separati: uno che il completamento del viadotto (costi previsti intorno ai 2 milioni di euro), che dovrà seguire una procedura accelerata ed il secondo per la realizzazione delle opere viabilistiche (circa 6 milioni di euro la previsione), che procedrà in modo ordinario. Prima della gara è però necessario un aggiornamento economico e tecnico del progetto, per il quale dovrà essere affidato un incarico, circostanza che farà slittare in avanti la tempistica. Se non ci saranno contrattempi l'incarico potrebbe essere affidato tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre e la gara bandita per la fine dell'anno. Nel pomeriggio di venerdì la questione ponte è stata anche discussa in consiglio provinciale: "Ho auspicato velocità per evitare ammaloramenti del manufatto esistente e velocità per dare finalmente un accesso al milanese. Ho dedicato 8 anni di impegno amministrativo a quest’opera e ora più che mai occorre una gestione condivisa della criticità per superare la crisi e terminare quanto prima la nuova porta della città", ha scritto in un post sui social uno dei consiglieri vigevanesi, il dem Emanuele Corsico Piccolini.