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giorno della memoria

A Vigevano e Gambolò la posa di tre pietre d'inciampo

Questa mattina a cura di Anpi e Aned

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

27 Gennaio 2020 - 16:21

Cinque nuove pietre d’inciampo per ricordare i deportati lomellini. Dopo il primo appuntamento, venerdì 24 gennaio a Mede, in memoria di Carlo Nipoti - nato a Mede il 30 dicembre del 1908, assassinato nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora nel febbraio 1944 - questa mattina, lunedì 27 gennaio, in piazza Martiri della Liberazione a Vigevano, sono state collocate due pietre d’inciampo dedicate a Santino Bonafin ed Ermes Testori. Bonafin, nato il 1 luglio 1927 a Lendinara (Rovigo), lavorò a Vigevano come garzone da un panettiere e venne arrestato nel settembre del 1944, durante un rastrellamento nei boschi del Ticino. Deportato a Mauthausen, morì nel sottocampo di Ansfelden, in Austria, il 24 maggio 1945. Testori nacque a Vigevano il 29 agosto 1924; operaio calzaturiero, fu arrestato per diserzione il 18 febbraio 1944 e portato in carcere a San Vittore. Da qui, venne deportato al campo di Flossenbürg; morì il 21 marzo 1945 nel sottocampo di Zwickau. E' poi stata la volta di Gambolò dove, nella piazza del Municipio, è stata posata una pietra d'inciampo in ricordo di Paolo Cotta Ramusino, arrestato nel 1944 e deportato nel campo di concentramento di Buchenwald.

Domani, 28 gennaio, sarà la volta di Mortara dove, alle 15,30 in piazza Marconi, si terrà la cerimonia in ricordo di Cesare Capettini, deportato a Mauthausen.

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