«L'Europa non deve indennizzare, ma risarcire»

“Sento parlare di un‘Europa che vuole che le nostre imprese, gli artigiani e il mondo agricolo facciano altro debito per potersi risollevare da questa pandemia. Il punto non è chiedere a chi è stato ingiustamente colpito di mettersi in una condizione di maggiore difficoltà indebitandosi ancora di più. I soldi devono essere stanziati da chi ha causato il problema. Oggi il mondo reale ci chiede una strategia immediata, di pronto soccorso, di indennizzo che non significa però prestito, ma risarcimento per chi ha subito ingiustamente un danno per responsabilità che ormai tutti conosciamo e che sono cinesi e in parte anche europee.
Il sistema economico europeo non è stato danneggiato per incapacità del lavoratore o dell'imprenditore, ma a causa di un virus partito dalla Cina e sulla cui diffusione l'Europa non ha vigilato. Quindi un'Europa seria, credibile chiederebbe un indennizzo per i danni causati alla Cina e userebbe quelle risorse per risarcire l'economia italiana, europea danneggiata da questa pandemia.
Si parla anche della creazione di nuove regole che imporranno maggiori restrizioni sul territorio europeo, peccato che le stesse regole non vengano rispettate da quei Paesi extra Europa da cui importiamo. Quindi per il momento solo proposte di maggiori costi per i nostri agricoltori che però non varranno per i Paesi fuori dall’Europa.” Queste le dichiarazioni di Ciocca.