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A Vigevano sono fermi da sette mesi: le stanze sono state requisite per il reparto Covid
17 Settembre 2020 - 06:06
Trasferire provvisoriamente l’attività chirurgica dell’Oculistica dall’ospedale di Vigevano all’Asilo Vittoria di Mortara, al fine di consentire la ripresa degli interventi, fermi da fine febbraio. È l’ipotesi – ancora tutta da definire nei tempi e nei modi – intorno alla quale sta ragionando l’Asst per uscire da una difficile “impasse” legata indirettamente all’emergenza Covid.
A Vigevano il grosso dell’attività chirurgica dell’Oculistica erano gli interventi di cataratta: se ne facevano oltre mille all’anno. Da sette mesi è tutto fermo. Quando si è posta l’esigenza di ricoverare i pazienti positivi al virus, il primo reparto Covid è stato allestito occupando, tra le altre, le cinque stanze al primo piano già destinate all’osservazione post-operatoria dell’Oculistica, un’ora d’attesa dopo l’intervento e prima di venire dimessi. Quegli spazi non sono stati mai restituiti perché devono restare a disposizione, un “polmone di scorta” in caso di necessità: quindi da allora l’Oculistica non opera più e deve limitarsi all’attività ambulatoriale, riattivata al piano terra dal 25 maggio.
Per riprendere gli interventi si è così ipotizzato di spostarli a Mortara, dove ci sono due sale operatorie solo in parte utilizzate: una potrebbe essere attrezzata senza problemi portando da Vigevano i microscopi e gli strumenti oculistici. Ma tra i sanitari c'è il timore che uno spostamento provvisorio finisca per diventare definitivo.
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