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Multiservizi, ecco il nuovo Cda

La situazione Covid all'istituto De Rodolfi

Bruno Ansani

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18 Dicembre 2020 - 16:31

Multiservizi, ecco il nuovo Cda

Il sindaco Ceffa con il direttore di Asmv Deplano e i nuovi componenti del Cda dell'azienda

VIGEVANO - La presentazione del nuovo consiglio di amministrazione di Asmv (Azienda speciale multiservizi Vigevano) è stata anche l'occasione per fare il punto sul contagio Covid all'interno dell'istituto De Rodolfi e i possibili progetti per il futuro. Intanto il Cda: dopo le dimissioni date per potersi candidare alle scorse elezioni comunali, Claudia Canini è stata confermata alla presidenza. Con lei amministreranno l'istituto Claudio Corradini e Vittorio Vitale. Tutti e tre erano candidati del centrodestra alle ultime elezioni: Corradini nella Lega, Canini e Vitale in Vigevano Riparte, la lista civica voluta dal sindaco Ceffa. Sia Corradini sia Vitale sono al primo incarico pubblico.

Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco Andrea ceffa, con gli assessori Brunella Avalle (aziende partecipate) e Marzia Segù (servizi sociali), con il direttore di Asmv, Andrea Deplano. Proprio quest'ultimo ha fatto il punto sulla situazione della pandemia all'interno della Rsa di via Bramante. "Dopo otto mesi e mezzo di resistenza, con la seconda ondata il Covid ha fatto breccia anche al De Rodolfi, portando via, purtroppo, qualche ospite. Al momento attuale i contagiati sono 35 su 80 ospiti totali, 20 dei quali con sintomi lievi. Nell'ultima settimana 17 persone si sono negativizzate".

Il sindaco Ceffa ha escluso, almeno a breve, la possibilità che si pensi alla costruzione di una nuova casa di riposo in città: "Il Comune non può avere i 15-20 milioni necessari. Quindi in futuro bisognerà pensare a partnership con i privati, mentre ora vogliamo concentrarci sulla attenzione al problema delle malattie degenerative (Alzheimer Parkinson, demenza senile), con il De Rodolfi che potrebbe diventare un punto di riferimento anche per gli altri comuni lomellini". Come ha specificato Deplano, si tratta di lavorare per riprendere il progetto dell'ambulatorio diagnostico, terminato quest'anno, sul quale si tenterà di ottenere il riconoscimento di Regione Lombardia.

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