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La seconda vita del Gruppo Civico

Cambio di logo e aggiornamento del nome. "Siamo la destra moderata"

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

20 Maggio 2021 - 16:28

La seconda vita del Gruppo Civico

La conferenza stampa del Gruppo Civico per l'Italia

VIGEVANO - Il Gruppo Civico volta pagina, cambia il suo logo, aggiunge un “per l’Italia” alla vecchia denominazione e cerca di riproporsi all’interno del dibattito politico cittadino partendo da una posizione di “destra moderata”. Dopo anni turbolenti, culminati con l’uscita dalla maggioranza leghista e la campagna elettorale amministrativa del settembre 2020 in chiara contrapposizione alla coalizione di centrodestra, ora il Gruppo Civico per l’Italia si sente più vicino (ma non assimilabile, almeno per ora) alla maggioranza che amministra la città, guidata dal sindaco Ceffa. In sintesi sarà questa la nuova identità del Gruppo Civico per l’Italia, presentata nella mattinata di giovedì nella sede di corso Torino. A raccontare la ricostruzione e la metamorfosi del gruppo il neo presidente Luciano Quagliato, il tesoriere Massimo Moroni e la ex consigliera comunale Daniela Parini, che ha assunto il compito di segretario politico della formazione. Alle loro spalle un direttivo formato da 18 persone. Negli ultimi mesi vari divorzi si sono consumati: prima di tutto quello dal candidato sindaco della coalizione della quale il Gruppo Civico faceva parte, Furio Suvilla e poi quello con uno dei fondatori, l’ex consigliere comunale Franco Notarfrancesco. “Il Gruppo Civico per l’Italia - ha spiegato Quagliato - è di destra moderata, strutturato su base territoriale e aperto a tutti coloro che si riconoscono nei principi, nelle finalità e nell'ideologia . Ci richiamiamo a quella cultura politica che difende l’identità culturale e la tradizione italiana”. I caposaldi della linea illustrata da Quagliato e Parini sono garanzia della sicurezza pubblica, lavoro, promozione del benessere, considerazione del patrimonio ambientale, culturale e artistico, difesa dell’ambiente, la famiglia come nucleo e cuore pulsante della società. Condanna per ogni forma di discriminazione razziale o religiosa, ma anche un no deciso all’immigrazione clandestina. Nessun cedimento, infine, "verso chi vorrebbe eliminare i simboli della nostra tradizione cristiana”. 

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