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il saggio
06 Novembre 2021 - 18:03
La Storia è intrisa di una moltitudine di teorie del complotto
«Cercano di controllarci. Crediamo di vivere in società libere e democratiche, padroni del nostro destino, ma non è così. Ci nascondono la verità...»: si moltiplicano le "menti sospettose", pronte a credere a cose implausibili, non provate, e soprattutto in nessun modo provabili. Perchè? Prova a rispondere alla domanda il giornalista e scrittore novarese Danilo Sacco con il suo saggio “Siamo tutti complottisti?” - pubblicato da Odoya I Libri di Emil - presentato giovedì alla biblioteca Civico.17 di Mortara. Un saggio su un tema scottante e contemporaneo, rappresentato in modo neutro, con note e riferimenti e un linguaggio accessibile a tutti, senza rinunciare al rigore.
La copertina del saggio da poco uscito nelle librerie e presentato al Civico.17
Il volume è diviso in quattro parti. Le prime due (“Insospettabili inganni” e “Come nascono, come si propagano e perché seducono”) sono focalizzate a individuare le ragioni, di varia natura, che stanno alla base del crescente groviglio di complottismi e negazionismi.
La terza (“Terre piatte, Lune inesplorate e altre improbabili cospirazioni”) descrive la genesi e la diffusione di alcune tra le teorie del complotto e negazioniste che trovano più largo credito nella collettività: l’omicidio di Kennedy, i vaccini, l’11 settembre, gli UFO, le scie chimiche, l’uomo sulla Luna, Bin Laden, Lady D, gli Illuminati, Elvis Presley, il Nuovo Ordine Mondiale, i Protocolli dei Savi Anziani di Sion, i rettiliani...
L'autore del saggio, il giornalista Danilo Sacco
Nell'appendice, la psicologa - ricercatrice Manuela Pavon approfondisce le deviazioni del processo cognitivo umano che inducono a false credenze e descrive, con riferimenti psicoanalitici e neuroscientifici, i processi difensivi ed emotivi utilizzati per fronteggiare la realtà. L'altra collaborazione nel testo è di Dario Corradino, già caporedattore centrale de La Stampa, attualmente docente dell'Università di Torino, che fornisce un contributo storico sulle cospirazioni.
L'evento era in collaborazione con la libreria Le mille e una pagina di Mortara.
COME SI DIVENTA "MAESTRI DI DIETROLOGIE"?
Il nostro cervello predilige alcune forme di ragionamento ad altre. È così che consideriamo un disastro naturale come figlio di una Natura cattiva e personalizzata. Allo stesso tempo, questa attitudine ci rende dei complottisti nati.
Per approfondire, potete leggere anche: "NATI PER CREDERE. Perché il nostro cervello sembra predisposto a fraintendere la teoria di Darwin"
La teoria darwiniana dell'evoluzione rappresenta uno dei maggiori successi scientifici di ogni tempo; eppure molte persone che non si occupano di scienza la rifiutano e mostrano invece di credere in varie forme di creazionismo. Sembra che l'ipotesi di una "mente creatrice superiore" sia per l'uomo più attraente e naturale. In questo volume uno psicologo cognitivo, un filosofo della scienza e un neuroscienziato intrecciano le proprie riflessioni e le proprie esperienze di ricerca per offrire al lettore una tesi affascinante: il meccanismo evolutivo ha fatto sì che credere nel sovrannaturale sia diventato una parte integrante dei nostri normali processi cognitivi.
Per sorridere, rivediamo il monologo di Crozza sul complottismo:
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