Cerca

TRASPORTI

Trenord, soppressioni e ritardi: le spiegazioni non convincono i pendolari

La nota dell'associazione MiMoAl

Umberto Zanichelli

Email:

umberto.zanichelli@ievve.com

04 Febbraio 2022 - 17:16

Trenord, soppressioni e ritardi: le spiegazioni non convincono i pendolari

I pendolari contestano le spiegazioni fornite da Trenord

Prosegue il botta e risposta a distanza tra Trenord e l'associazione dei pendolari MiMoAl che raggruppa i viaggiatori delle tratte della Lomellina. Nei giorni scorsi l'azienda ha diffuso una nota per spiegare la ragione di ritardi e cancellazioni che si sono impennate nel periodo delle feste, suscitando la reazione dei viaggiatori. «Ci sono stati aspetti che non tornano – dice una nota di MiMoAl – ad esempio quello delle assenze: Trenord sostiene di avere avuto il 15% di assenze tra il personale ma non spiega perché tra Natale e l'Epifania sono state cancellate il 25% delle corse mentre con indisponibilità tra il 26 ed il 32% le cancellazioni sono state solo il 12%». E se è vero, sostengono i pendolari, come Trenord afferma che dal 10 gennaio le cancellazioni sono state mediamente del 10% è altrettanto vero che tra il 24 dicembre ed il 7 gennaio quando sulla Milano-Mortara tra Natale e Santo Stefano i treni “saltati” sono stati il 29,4%; il 44,1% solo il 1° gennaio e il 27,1% e addirittura il 31,3% il 4 gennaio.

Il percorso della linea ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria

«In materia di personale – precisa l'associazione – Trenord era già in sofferenza prima della pandemia e a fine 2018 ha cancellato o trasformato in bus il 10% delle 2.400 corso giornaliere che, sono in minima parte sono state ripristinate negli anni successivi». MiMoAl contesta inoltre il raffronto tra i dati del 2021 con quelli del 2018 «visto che lo scorso anno le corse sono state di quasi il 20% inferiori».

La stazione ferroviaria di Vigevano

E poi c'è il nodo dei nuovi treni: ne sono in arrivo 222 che sostituiranno circa il 60% della flotta attuale ma nessuno è destinato in prima istanza alle tratte della provincia di Pavia. «Le linee che hanno più necessità di rinnovare il materiale rotabile – continua la nota – mediamente risalente a 30 anni fa sono la Milano-Mortara, la Milano-Voghera, la Milano-Stradella e la Milano-Piacenza ma su tutte queste linee non si sa quando verranno introdotti i nuovi convogli. In compenso l'azienda è stata rapidissima ad introdurre i nuovi treni sulla Bergamo-Pioltello-Milano, 8 anni di anzianità e sulla Milano-Porto Ceresio, 5 anni, attuando una distribuzione che giudichiamo discriminatoria. Dal 2019 MiMoAl chiede a Trenord e Regione il cronoprogramma e la tipologia di allocazione dei convogli senza avere risposte».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400