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VIGEVANO

Tassisti in crisi: «Il Covid ha distrutto il nostro lavoro; serve un sostegno»

Tra le problematiche anche la presenza di abusivi e le strutture promesse e non realizzate.

Umberto Zanichelli

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umberto.zanichelli@ievve.com

05 Febbraio 2022 - 15:07

Il tremendo impatto del Covid, la presenza di abusivi e la strutture promesse che non sono state realizzate. Sono le problematiche con le quali, ogni giorno, devono confrontarsi gli otto tassisti che lavorano in città. «Il Covid ha letteralmente distrutto la nostra attività - spiega Antonio Consiglio - Il lavoro è calato tantissimo, praticamente in stazione non transitano che pendolari. Speriamo che la situazioni migliori in fretta - aggiunge - ma se così non fosse sarebbe urgente un aiuto da parte del Governo».

Nell'area della stazione esistono problemi di circolazione

I problemi per le "auto bianche" non si esauriscono lì. «Tra quelli più urgenti c'è anche quello della sicurezza - aggiunge Paolo Ansalone - Spesso si creano situazioni pericolose per il transito dei veicoli. In più dobbiamo fare fronte alla presenza di abusivi che si improvvisano tassisti e contribuiscono a far calare il nostro lavoro». 

Il telefono per le chiamate ai taxi: l'ampliamento della tettoia è rimasto una promessa

Poi c'è la carenza delle strutture. «Ci erano stati promessi degli interventi - precisa Giuseppe Vidoli, decano dei tassisti vigevanesi - ma sono rimaste solo parole. Avevamo chiesto una tettoia più grande nel punto in cui si trova il telefono dal quale riceviamo le chiamate, dove spesso sostiamo anche diversi minuti con ogni condizione del tempo, ma non è stata realizzata, così come è rimasta solo una promessa quella di una tettoia intorno alla fontana. Altrove i tassisti sono trattati meglio; i viaggiatori che arrivano devono trovare un punto-taxi moderno e funzionale».

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