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Vigevano

Card alimentari: nuova tranche di aiuti

Al via la distribuzione di altre 190 carte, dopo le 1070 già consegnate. L’assessore Marzia Segù: «Più attenzione alle famiglie con figli e alle nuove fragilità»

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

24 Febbraio 2022 - 14:45

Card alimentari: nuova tranche di aiuti

È iniziata oggi (giovedì 24 febbraio) la distribuzione delle nuove card alimentari a Vigevano per l'emergenza Covid (foto di Jose Lattari)

Più attenzione alle famiglie con figli minori per cercare di intercettare anche le nuove forme di povertà. È con queste premesse che da oggi (giovedì) inizierà la distribuzione di ulteriori 190 card funzionali all’erogazione dei buoni spesa con gli aiuti alimentari (e non solo) per l’emergenza Covid. Il budget stanziato, che copre tutte le domande arrivate, è di 40mila euro, ma ci sono altri fondi che verranno messi a disposizione prossimamente.

Nella foto in alto, da sinistra: il vicesindaco di Vigevano Antonello Galiani e l'assessore ai servizi sociali Marzia Segù

La misura è stata presentata martedì in conferenza stampa. «Abbiamo inserito – spiega l’assessore ai servizi sociali Marzia Segùnuove categorie merceologiche, ad esempio l’abbigliamento per la fascia 0-6 anni, perché ci siamo accorti che la povertà alimentare non è la problematica più grande. Dall’analisi delle povertà e delle esigenze dei nuclei familiari del nostro territorio, si nota come stiano emergendo anche altre “fragilità”. Penso sia significativo un dato: delle 190 famiglie beneficiarie delle nuove card, 110 hanno bambini. Le altre 32 sono coppie, e ci sono 48 single. Sempre in tema di aiuti, ricordo che era stato deliberato anche lo stanziamento di quasi 84mila euro per il pagamento delle utenze domestiche e i contributi affitto per la locazione della prima casa».

Vigevano, card alimentari Covid: consegnate oggi le prime 500

L'obiettivo è distribuire agli aventi diritti tutte le carte entro il 15 gennaio. Nel video, le dichiarazioni del sindaco Andrea Ceffa e del vicesindaco Antonello Galiani.

Dall’inizio dell’emergenza, sono state 1070 le card alimentari già distribuite, con aiuti per 208mila euro, a cui si devono aggiungere le nuove 190 carte, il cui importo caricato dovrà essere speso entro il 30 aprile; gli aiuti Covid in questi mesi hanno incluso lo stanziamento di 10mila euro a ciascuna delle due mense dei poveri, quella dei frati cappuccini e quella di via Monti. «La scelta di utilizzare le card – dichiara l’assessore Marzia Segù – si è rivelata funzionale, e ci consentirà in futuro di erogare anche ulteriori servizi. Di fatto, funziona come una vera e propria tessera bancomat, su cui è riportato il nome del beneficiario e il logo del Comune. Un grazie agli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa, adeguandosi anche dal punto di vista informatico. Il sistema funziona e i pagamenti sono avvenuti senza alcun ritardo o problema».

Alla conferenza stampa di martedì in sala consiliare (nella foto in alto) erano presenti anche alcuni titolari degli esercizi commerciali che hanno aderito alla rete. Ci sono quattro supermercati Carrefour (viale Leopardi, via Marconi, via Dante e via Gravellona), il Conad, le farmacie Moroni (via Mascagni), Bertazzoni (via del Carmine), San Giovanni (via San Giovanni), Scevola (via del Popolo), il panificio fratelli Hassan (corso Genova), Te’ Mat (via Simone del Pozzo), Acqua e Sapone (via Ambrosoli), due Ovs (Il Ducale e via De Amicis), Brums (via Caduti Liberazone).

I negozi in cui è possibile fare acquisti con la card sono attualmente 15, tra cui 5 supermercati e 4 farmacie.
I beneficiari della misura hanno inoltrato la domanda on line, attraverso un’interfaccia realizzata dai tecnici del Sic, il servizio informatico comunale. «In precedenza - spiega il vicesindaco Antonello Galiani, che ha la delega al Sic – le domande venivano inoltrate con un modulo cartaceo. Abbiamo voluto adeguare il sistema, accelerando sulla transizione digitale dell’ente, come indicato anche dalle direttive nazionali. È stato realizzato un modulo semplice e intuitivo che permette, da pc o smartphone, di caricare la domanda. In questo modo, anche per gli uffici è diventato più semplice e veloce incrociare i dati e processare la richiesta».

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