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12 Marzo 2022 - 10:04
L’ora legale tornerà a fine marzo, più precisamente le lancette andranno spostate in avanti – ma i dispositivi digitali lo fanno in automatico – nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo. L'ora legale resterà in vigore fino a domenica 20 ottobre 2022. Si dormirà un’ora in meno, ma il cambio permetterà di ridurre il consumo di energia elettrica, ritardando l’accensione delle lampadine e della luce artificiale.
Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione elettrica nazionale, nel 2020 ha calcolato che i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh, corrispondenti al consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie. «Un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205 mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro – spiegano da Terma – Dal 2004 al 2020 Terna ha rilevato che il minor consumo di elettricità per l’Italia dovuto all’ora legale è stato di circa 10 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro. Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico».
Gli effetti sulla salute
Molte persone avvertono difficoltà nella concentrazione, disturbi del sonno ed effetti negativi sull’umore. Ci sono studi scientifici che hanno messo in correlazione il cambio di ora con le patologie cardiache, rilevando un’incidenza di casi di infarti maggiore nei giorni successivi al cambio di orario. Ecco cosa consigliano gli esperti per prepararsi al nuovo orario:
L’abolizione del cambio In Europa
Da tempo l’Unione Europea discute della possibilità di abolire i cambi di orario. Nell’estate del 2018 è stata organizzata anche una consultazione pubblica (hanno partecipato 4,6milioni di persone) sul sito della Commissione europea, in cui è stato chiesto se mantenere per sempre l’ora legale o l’ora solare. L'84% si è detto favorevole a porre fine ai cambiamenti di orario.
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