VIGEVANO - Le bollette mostruose da pagare, l’aumento dei prezzi: per molte famiglie che hanno problemi di lavoro o di salute, a fine mese resta il problema del pagamento del canone d’affitto e di conseguenza, dello sfratto.
È quella che viene definita “morosità incolpevole”, che si verifica quando vi è uno sfratto e l’inquilino si trova in una di queste condizioni:
licenziamento
messa in mobilità
cassa integrazione
mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici
accordi aziendali e sindacali con riduzione dell’orario di lavoro
cessazione di attività professionale o di impresa
malattia grave
infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la riduzione del reddito
Per sostenere questi nuclei familiari la Regione ha previsto una serie di aiuti che i Comuni hanno il compito di distribuire. Se ci si trova, quindi, in una delle situazioni indicate è possibile rispondere all’avviso pubblico lanciato dal Comune, presentando domanda entro il 3 novembre.
L’avviso è reperibile sul sito web del Comune di Vigevano, con l’elenco di tutti i documenti che vanno presentati con la richiesta.
Requisiti necessari. Il Comune, nelle valutazioni di ammissibilità verifica che il richiedente:
abbia un valore ISE non superiore a €. 35.000,00 o un valore ISEE non superiore a €. 26.000,00
sia destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida
sia titolare di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (sono esclusi immobili con categorie catastali A1, A8 e A9) e risieda nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno
abbia cittadinanza italiana o di un paese dell’UE, ovvero, nei casi di cittadini non appartenenti all’UE, possieda un regolare titolo di soggiorno ai sensi delle normative vigenti.
I contributi sono suddivisi in quattro categorie.
sanare la morosità incolpevole, fino ad un massimo di 8.000 euro, qualora il periodo residuo del contratto in essere non sia inferiore ad anni due, con contestuale rinuncia, da parte del proprietario, all’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile
ristorare la proprietà, fino ad un massimo di 6.000 euro, dei canoni corrispondenti alle mensilità di differimento qualora il proprietario dell’immobile consenta il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio per il tempo necessario a trovare un’adeguata soluzione abitativa all’inquilino moroso incolpevole
assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione
assicurare il versamento di un numero di mensilità relative ad un nuovo contratto di locazione da sottoscrivere a canone concordato, fino alla capienza massima del contributo complessivamente concedibile di 12.000 euro