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Da lunedì 3 ottobre

Area B e C a Milano: cosa cambia e quali veicoli potranno continuare a circolare

Le nuove restrizioni per i mezzi più inquinanti

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

02 Ottobre 2022 - 17:38

Area B e C a Milano: cosa cambia e quali veicoli potranno continuare a circolare

Scattano da domani, lunedì 3 ottobre, le nuove restrizioni volute dal comune di Milano per limitare la circolazione dei mezzi più inquinanti in città.

Per quanto riguarda l’Area B, che praticamente corrisponde al territorio della città, le disposizioni sono attive dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30, festivi esclusi. Non potranno accedere e circolare i seguenti autoveicoli (per il trasporto persone):

  • Euro 2 benzina
  • Euro 4 diesel senza FAP
  • Euro 4 diesel con FAP di serie e campo V.5 > 0,0045 g/km o senza valore
  • Euro 3, 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione <= 0,0045 g/km
  • Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4
  • Euro 4 diesel con FAP after-market installato dopo 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4
  • Euro 5 diesel

 

Clicca QUI per maggiori dettagli

In Area C, per i veicoli ibridi per il trasporto persone con emissioni di CO2>100g/km sarà obbligatorio pagare il ticket di ingresso.

 

Il post su Facebook del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana

 

 

La decisione dall’amministrazione del sindaco Sala non è stata accolta con favore dalla Regione, con il governatore Attilio Fontana che anche oggi (domenica) ha ribadito la propria posizione con un post su Facebook. Ecco il suo intervento: «Domani scattano i divieti per l’accesso nell’Area B di Milano. Diciamo subito, a scanso di equivoci, che Regione Lombardia non c’entra assolutamente niente con questa decisione, che non condividiamo soprattutto nei tempi e nei modi. Decine di migliaia di macchine e furgoni non potranno più accedere in città per una decisione presa esclusivamente dall’Amministrazione comunale di centrosinistra. Abbiamo cercato di dialogare con il Comune di Milano almeno per rinviare una scelta che in questo periodo di grave crisi economica renderà ancor più difficile la vita dei cittadini. Ma, incomprensibilmente, non c’è stato nulla da fare».

 

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