Cerca

La storia

«Catturo e domo i serpenti, e vado a lavorare in aereo»

Federico Mornacchi, 41 anni, vigevanese, abita in Australia. Tra le sue mansioni anche quella di "tenere a bada" i rettili velenosi

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

15 Ottobre 2022 - 14:05

«Catturo e domo i serpenti, e vado a lavorare in aereo»

Va a lavorare in aereo, e tra le sue mansioni c’è anche quella di... catturare e domare serpenti velenosi. Come il “king brown”, il “bruno reale”, uno dei più letali, diffusissimo da quelle parti. Perché Federico Mornacchi, vigevanese, lavora in Australia, nell’interno. L’outback.

Federico Mornacchi sui mari tropicali

Una miniera di ferro in una zona remotissima, a 1300 chilometri da Perth. Immaginate se tra Milano e Palermo non ci fosse assolutamente niente in mezzo, se non terra rossa, qualche collina, alcuni cespugli. Scenari inconsueti, soprattutto per un europeo. «Sono partito per l’Australia – racconta Mornacchi, 41 anni – nel 2012. Avevo perso il lavoro a Vigevano. In seguito ad un incontro con una ragazza (che viveva in Australia) ho deciso di andare là per qualche settimana per vedere il posto e capire come potesse andare con lei. Dopo tre mesi ho scelto di rimanere a Perth come studente, unica via legale per rimanere e lavorare un po’. Come potete immaginare, il governo australiano ha leggi serie sull’immigrazione. Dopo varie esperienze lavorative, ho ottenuto l’agognato visto. Ho conosciuto un ragazzo che aveva uno studio di consulenza per il settore minerario e oil&gas. Svolgevo lavoro d’ufficio, a Perth. Nel 2017 sono stato spostato in miniera, sita 400 chilometri a sud di Port Hedland. O, se preferite, 1300 chilometri a nord-nord est di Perth.

Turni di 12 ore al giorno, due settimane di lavoro e due di riposo. Si va al lavoro in aereo, l’azienda fornisce vitto e alloggio, il campo dove stiamo ha tutte le comodità come palestra o piscina o campo da tennis. Attualmente ho la mansione di controllo sugli impianti di lavorazione».

Suggestive immagini della miniera

L'uomo che sussurra ai serpenti

E qui arrivano i serpenti: Mornacchi, dopo un corso, è anche “snake handler”. Domatore di serpenti. «La prova finale – rivela – consisteva nell’entrare in una stanza, in coppia, arredata come un ufficio. Ci hanno semplicemente detto che lì, nascosti, c’erano sei serpenti. Due pitoni, quattro velenosi. Dovevamo trovarli e metterli in sicurezza. Non ho mai avuto paura, solo estremo rispetto nel “maneggiarli”. Negli ultimi due anni mi è capitato di essere chiamato a catturare dei serpenti, un paio di pitoni (non velenosi), e altri velenosi come il king brown. In azienda saremo una ventina di snake handlers, distribuiti su tutti i turni».

Succede anche questo, quando il tuo lavoro è in una delle zone più isolate, selvagge e inospitali del Pianeta.

Sono piccole le ruote...

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400