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I nipoti "in affitto" grazie a un'app

Il progetto Uaf permette agli anziani soli di passare del tempo con giovani studenti

Davide Maniaci

Email:

dade.x@hotmail.it

09 Novembre 2022 - 21:05

I nonni in affitto grazie a un'app

La signora Patrizia, 78 anni, ora sa usare WhatsApp, ma anche la giovane Ginevra ha imparato a fare una pizza a regola d’arte grazie a nonno Antonio. Tenere compagnia agli anziani soli, esattamente come fa ogni nipote che si rispetti coi propri nonni. Aiutarli nella spesa, insegnare i segreti della tecnologia, chiacchierare dei bei tempi che furono e confrontarli con quelli attuali. Uaf, acronimo di “U are family” (dal gergo inglese, «Tu sei famiglia»), è un’app il cui funzionamento è il medesimo di quelle per incontri galanti Il significato in questo caso, però, è decisamente più profondo.

 

 

Il servizio ora “sbarca” anche a Vigevano: la presentazione si è svolta domenica scorsa presso Laroom, in via Diaz. 

I referenti di Uaf, Cecilia Rossi e Matteo Fiammetta, hanno partecipato alla presentazione del romanzo “Lei salva il mondo” di Federico Saccani. Parla proprio di confronti tra generazioni diverse ed è stata l’occasione ideale per far sì che anche i vigevanesi conoscessero il progetto.

 

 

Così gli anziani hanno potuto prendere informazioni, e i giovani interessati iniziare a iscriversi. Per loro, infatti, è prevista una piccola retribuzione. L’app Uaf infatti prevede il primo appuntamento gratuito. Poi la compagnia vale, da parte dell’utente sopra i 65 anni, 10 euro l’ora. Un prezzo “popolare”. L’anziano interessato, ma anche la famiglia che lo vorrebbe più attivo, può telefonare o compilare online un questionario biografico affidando alla tecnologia la ricerca dei profili junior più adatti alla frequentazione. In alternativa, c’è il numero verde. 

 

 

Per entrare nella rete serve superare un processo di selezione e un periodo di formazione con psicologi qualificati. Molti dei giovani hanno alle spalle esperienze nel welfare, sono studenti o professionisti con un’età compresa tra 19 e 35 anni. Questo servizio viene a volte già erogato alle famiglie come servizio aggiuntivo da ospedali, case di riposo, aziende farmaceutiche e assicurazioni, ed è molto diffuso nel nord Europa. In Italia un’app del genere mancava, e la rete ora (anche se le tempistiche non sono ancora certe) si espanderà anche a Vigevano. 

Il numero da contattare è 351.9289518

«L’obiettivo – spiega Cecilia Rossi – è di cercare di “risolvere”, in qualche modo, la solitudine degli anziani, di rompere la loro routine, di avvicinare le generazioni». Tutto è nato durante il lockdown. «Ci siamo accorti – prosegue – che le nostre nonne, che vivevano sole, andavano al supermercato quattro volte al giorno non per necessità, ma per cercare compagnia. Offriamo la stessa cosa: fare una passeggiata, giocare a carte, insegnare tecnologia, proprio come farebbe un nipote col proprio nonno. Senza rapporti, le persone si spengono, e in una società che funziona bene le generazioni sono unite».

In attesa di capire come andrà a Vigevano (cioè, se gli anziani bisognosi di compagnia decidessero di contattare Uaf, e se alcuni giovani decidessero di lanciarsi), ci sono già i dati di Milano. «Finora – prosegue la referente – abbiamo erogato più di 600 ore di compagnia, cento al mese di media. Il 98 per cento dei “nonni” è soddisfatto. C’è continuità. Un anziano quando ha un incontro con un ragazzo poi continua con lo stesso e l’attività è frequente, di media 8 ore al mese».

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