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01 Dicembre 2022 - 21:58
VIGEVANO - Una telefonata allunga la vita. E' proprio il caso di rispolverare questo vecchio slogan usato dalla Sip in uno spot degli anni '90. La telefonata è quella a cui ha risposto il sindaco Andrea Ceffa nel tardo pomeriggio di oggi. Dall'altra parte del filo il prefetto di Pavia Paola Mannella che anticipava l'intenzione di non sciogliere il consiglio comunale di Vigevano dopo le dimissioni di massa presentate ieri mattina. Un puro cavillo legale e qualche situazione poco trasparente permettono all'attuale amministrazione di restare in carica.
Andrea Ceffa resta sindaco di Vigevano
Il parere del Prefetto, è che le dimissioni siano solo 12 e non 13 (manca l'originale, smarrito o più probabilmente sottratto, firmato davanti al notaio dal consigliere "pentito" Riccardo Capelli) e quindi verrebbe meno l'intento delle dimissioni cumulative, fattispecie prevista dalla legge.
Il consigliere pentito Riccardo Capelli, capogruppo di Fratelli d'Italia ieri mattina in Comune. Prima dimissionario con gli altri 12 e poi folgorato sulla via di Damasco la mattina dopo: il foglio originale delle sue dimissioni è misteriosamente scomparso dopo il deposito all'ufficio Protocollo
A questo punto, non trattandosi di dimissioni personali, esse vengono annullate e i 12 consiglieri possono mantenere il loro scranno in consiglio comunale.
Nella notte, tramite social, è arrivato anche il commento dello stesso sindaco sullo scampato pericolo.
Il prefetto salva dunque la giunta Ceffa, ma non risolve la questione politica: presumibilmente il sindaco si troverà con la maggioranza decimata, 12 consiglieri da una parte e 12 dall'altra, con il suo solo voto a fare la differenza. Si preannuncia una navigazione complessa per quella che è ormai difficile definire come vera e propria maggioranza.
L'opposizione ha annunciato che probabilmente impugnerà la decisione del Prefetto Mannella e presenterà un esposto alla Procura della Repubblica sulla sparizione del foglio originale delle dimissioni di Capelli, sparizione provvidenziale per salvare sindaco e giunta, dato che la fotocopia rinvenuta non ha valore. La stessa dirigente comunale Daniela Sacchi avrebbe già presentato una denuncia in tal senso.
Dagli ambienti di maggioranza filtra la contestazione nei confronti della dirigente, che avrebbe aperto appositamente l'ufficio Protocollo alle 8.00 e non alle 8.30 (orario ufficiale di apertura al pubblico) per accogliere i consiglieri dimissionari. Un'osservazione la cui consistenza legale è pero tutta da vedere.
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