Marco Pozzati: una targa al Casale lo ricorderà per sempre

Una targa per ricordare Marco Pozzati, indimenticato ex allievo dell’istituto superiore Casale, scomparso a settembre, investito da un’automobile a Nizza. Aveva 24 anni. La cerimonia è stata stamattina alle 11, nel salone d’ingresso dell’istituto, appena prima della consegna dei diplomi agli ultimi "maturati".

L’idea della targa è arrivata dai
 suoi vecchi compagni di classe, che 
con lui hanno terminato le sup
riori nell’estate 2017, sezione B, i
dirizzo amministrazione, finanza e marketing. Ver
rà deciso su quale parete affigger
la: si pensava nell’atrio del Casale. 
Si tratta di un ricordo semplice, sobrio. Sulla placca è stata incisa una poesia di Pozzati: «Come un albero perde le foglie e una goccia d’acqua viaggia, senza tregua, per il corso del fiume, così son nato, ma così non morirò». E poi la dedica dei suoi compagni di classe: «In memoria dell’ultimo poeta maledetto».

Pozzati, che era iscritto alla facoltà di filosofia all’università di Pavia, infatti era molto noto nella vita culturale vigevanese sia per la sua produzione letteraria (a vent’anni aveva pubblicato la raccolta “Ad animo scoperto”, con Booksprint) sia per quella artistica, certamente anticonvenzionale. Fu presidente dell’associazione Arte il Faro e una mostra postuma di suoi quadri era stata organizzata negli ex spazi del sodalizio, a palazzo Roncalli, il 13 ottobre scorso: avrebbe compiuto 25 anni.

Oggi i suoi cari erano tutti lì. Alunni, docenti, la zia paterna (l’unica parente con cui Pozzati aveva legami), i tantissimi amici. La scuola era rappresentata dal dirigente scolastico, Elda Frojo. Poi la sua ex prof, Patrizia Cottino, e il regista Corrado Gambi che ha diretto Pozzati, anche attore teatrale, in tante occasioni. Tutti loro hanno pianto un personaggio impossibile da dimenticare, e non riescono ancora a credere che Marco sia morto davvero.