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la scomparsa
20 Gennaio 2023 - 10:14
L'artista Vincenzo Parea
E' mancato ieri mattina l'artista vigevanese Vincenzo Parea.
Nato a Vigevano il 3 gennaio 1940, aveva compiuto i primi studi artistici presso la Scuola per Pittori e Decoratori del Civico Istituto Roncalli di Vigevano, approfondendo la sua formazione artistico-culturale in un costante rapporto dialettico e di studio con i maggiori artisti operanti nell’epoca contemporanea. L’interesse dell’artista, rivolto in un primo momento al valore emozionalmente puro del colore, approda in seguito all’arricchimento dell’indagine estetica, alle ricerche riguardanti i valori analitici del colore stesso. La sua prima opera inoggettiva è datata 1969. Vincenzo Parea ha fatto parte di quell'avanguardia vigevanese che ha rotto definitivamente i ponti con la tradizione accademica.
Vincenzo Parea premiato
Ha tenuto prestigiose mostre personali in Italia e all'estero. Nell'autunno 2014 lo Storico Prof. Carlo Franza lo invita con una personale dal titolo “Fenomenologia del colore” nel Progetto “Scenari” al Plus Florence di Firenze, e ancora una personale dal titolo “Vestibilità del colore” nel Progetto “Strade d'Europa” al Plus Berlin di Berlino. Nel maggio 2015 tiene una personale dal titolo “Passaggi per l’infinito” (evento per Expo Milano 2015) presentata sempre dall’illustre critico Prof. Carlo Franza, il quale consegna a Parea anche il Premio Expo Milano 2015 per l’arte contemporanea. Nel luglio 2016 il Prof. Carlo Franza presidente di Giuria, sulla Terrazza Belvedere del Plus Florence di Firenze gli consegna il Premium International Florence Seven Stars. Nel 2016-2017 è ancora l’illustre Storico dell’arte prof. Carlo Franza ad inaugurare una sua mostra dal titolo “Universi di colore” a Palazzo Borghese a Firenze. Nel 2018 ancora una personale daltitolo “Variabili geometrie” nel Progetto “Strade d'Europa” al Plus Berlin di Berlino.
Vincenzo Parea con Vittorio Sgarbi davanti ad una sua opera
All’opera di Vincenzo Parea hanno dedicato saggi critici e scritti introduttivi: Giulio Carlo Argan, Bruno Bandini, Riccardo Barletta, Carlo Belloli, Claudio Beccaria, Marco Beretta, Antonio Calderara, Domenico Cara, Claudio Cerritelli, Alfio Coccia, Mauro Corradini, Dadamaino, Federica Dafarra, Giorgio Di Genova, Giovanna Fiorenza, Julio Flores, Carlo Franza, Giuseppe Franzoso, Carlo Fumagalli, Isabella Giardini, Flaminio Gualdoni, Friedrich W. Heckmanns, Lucrecia Vega Gramunt, Dino Marangon, Attilio Marcolli, Francesco Marinone, Giuliano Menato, Marco Meneguzzo, Guido Montana, Elena Pontiggia, Federica Rabai, Claudio Rizzi, Nanni Rossi, Luigi Sansone, Giorgio Segato, Cristina Portioli Staudacher, Alberto Veca, Annalisa Vella, Francesco Vincitorio”.
«L’essenza della materia - spiegava l’artista - nelle mie opere è resa tramite l’equilibrio strutturale tra un tono di colore e l’altro. I toni cromatici determinano delle linee che vanno oltre lo spazio operativo; verso l’infinito». Per Parea, quel che contava era l’infinito generarsi degli accordi tonali, che si basano su linee impercettibili, anziché su righe come avviene per larga parte della pittura astratta; nei suoi spazi cromatici la linea diventava una pura vibrazione tra toni impalpabili e talmente rarefatti da rasentare l’illeggibilità, tanto da poter pensare alla linea come un “respiro” o come il frutto di un respiro biologico oppure, per contro, di un arrestarsi dello stesso per consentire alla mano quella saldezza necessaria a tracciarla.
I funerali si terranno lunedì 23 gennaio, alle ore 9,30, presso la chiesa Gesù Divin Lavoratore a Battù.
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