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Rapporto Pendolaria 2023

La linea ferroviaria Milano-Mortara è tra le peggiori in Italia secondo Legambiente

È considerata tra le più inaffidabili. Ecco l'analisi

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

22 Febbraio 2023 - 20:49

La linea ferroviaria Milano Mortara è tra le peggiori in Italia secondo Legambiente

La stazione di Vigevano sulla linea Milano Mortara (foto di Jose Lattari)

La linea ferroviaria Milano-Mortara è stata inserita tra le peggiori d'Italia nel rapporto Pendolaria 2023 di Legambiente. «Spicca in Lombardia – si legge nel report – la Milano-Mortara. Una linea di 44 chilometri, che trasportava oltre 20.000 passeggeri al giorno prima della pandemia, e che si conferma tra le più inaffidabili: a settembre e ottobre il 7,35% delle corse ha subito ritardi o soppressioni. La linea carica molti pendolari, in particolare dai centri di Vigevano e Abbiategrasso, su tratte tuttora a singolo binario».

LA CLASSIFICA DELLE 10 LINEE PEGGIORI (secondo Legambiente)

Ex linee Circumvesuviane

Roma-Lido e Roma Nord-Viterbo

la Catania-Caltagirone-Gela

Milano-Mortara

Verona-Rovigo

Rovigo-Chioggia

Genova-Acqui-Asti

Novara-Biella-Santhià

Trento-Bassano Del Grappa

Portomaggiore-Bologna

Bari-Bitritto

IL NODO DEL RADDOPPIO

La criticità principale rilevata nel rapporto è legata al raddoppio della tratta tra Albairate e Mortara, di circa 26 km, intervento giudicato essenziale se si vuole migliorare il servizio. Legambiente sottolinea: «gli interventi infrastrutturali ancora da completare sono sospesi fino al loro finanziamento e mancano poco meno di 177 milioni di euro sui 572 milioni previsti per l’intera opera». 

L'ANALISI 

«La situazione attuale – si legge nel rapporto – vede in servizio la linea S9 Saronno-Albairate che percorre circa 15 km fuori Milano, a doppio binario, e fa capolinea nelle campagne di Albairate, a Cascina Bruciata; il servizio vede un cadenzamento dei treni ogni mezz’ora per la linea S e di un’ora per i treni regionali. Da Albairate però i treni S non proseguono, proprio perché la linea diventa a singolo binario. Peccato che con soli 3 km si arriverebbe ad Abbiategrasso e con altri 12 km, sulla stessa linea, a Vigevano. Il comitato pendolare Mi.Mo.Al. reclama da anni il raddoppio della linea che, con ulteriori 10 km arriverebbe a Mortara, centro nevralgico del trasporto locale lomellino-vercellese, e soprattutto nodo merci».

IL "PODIO DEL DISAGIO" IN PROVINCIA DI PAVIA

«Esaminando le linee ferroviarie lombarde – è l'analisi di Legambiente – emerge chiaro chi conquista il podio del disagio inflitto ai pendolari. Sono infatti tutte e tre pavesi le direttrici ferroviarie tra le linee peggiori della nostra regione. Ma se il primo posto riguarda una diramazione secondaria, tra Voghera e Stradella, su cui viaggiano per breve tratta poche centinaia di viaggiatori, al secondo troviamo la ferrovia che, passando per Mortara, Vigevano e Abbiategrasso, trasporta ogni giorno da e per Milano un carico di oltre 16.000 passeggeri (erano 20.000 pre-pandemia). Una linea che potrebbe trasportare molti più passeggeri, con grande beneficio per una rete stradale congestionata, se il servizio offerto da questa importante linea di trasporto regionale si dimostrasse all’altezza della missione che gli viene assegnata, ovvero quella di servire una concentrazione urbana di oltre 100.000 abitanti distribuiti sulle due sponde lombarde del Ticino».

LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA DOPO IL COVID

Nel 2019 i treni regionali erano utilizzati in media da 820mila viaggiatori al giorno, nel 2021 il calo è stato del 30,5%. Per il 2022 le stime dicono che, dopo il Covid, un viaggiatore su 5 non prende più il treno. «Nonostante la flotta più grande d’Italia – sostengono da Legambiente – in Lombardia è assolutamente necessario migliorare le prestazioni del trasporto ferroviario per permettere non solo agli attuali pendolari di viaggiare bene ma anche per togliere auto dalle strade. Utilizzando al meglio l’infrastruttura esistente, migliorando le prestazioni del sistema ferroviario e utilizzando i posti disponibili sui treni regionali sarebbe possibile evitare fino a 200mila viaggi in auto al giorno».

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, osserva: «Da troppi anni raccontiamo nel rapporto Pendolaria dei disagi e dei disservizi del servizio ferroviario che i pendolari subiscono ogni giorno, evidenziati dai racconti e i report dei comitati pendolari. La preoccupazione dovrebbe essere quella di recuperare gli oltre 150.000 viaggiatori al giorno che, dopo la fine del periodo pandemico, non sono ancora tornati ad occupare i loro posti sulle carrozze. O si è capaci di rispondere oppure meglio aprire il servizio ferroviario regionale alla concorrenza accettando l’ingresso di operatori più competitivi».

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